Tortora. La Compagnia teatrale Tortorese non tradisce le aspettative. Risate e applausi per “Na Vota Mballatùrru”
Piazza Stella Maris gremita per la rappresentazione teatrale “Na Vota Mballatùrru” della Compagnia teatrale Tortorese. Serata impeccabile quella di ieri, domenica 13 agosto, con cui è stato replicato il successo della serata del 31 luglio scorso, tenutasi al Centro storico. Gli attori guidati dal regista Domenico Cirimele, protagonista anche sul palco, si sono calati nelle storie scritte dal professore Amedeo Fulco, da cui Cirimele ha preso ispirazione.
Esplicito l’invito a riscoprire e a custodire storie, tradizioni e soprattutto la lingua del popolo tortorese, il quale può vantare radici profonde. Va ricordato che la Compagnia teatrale Tortorese è stata capace negli anni di riunire “persone con la passione per il teatro”, le quali hanno tradotto il loro amore in un’azione di divulgazione della cultura popolare.
Con “Na Vota Mballatùrru”, la Compagnia teatrale Tortorese debuttò anni fa, ricevendo anche importanti riconoscimenti. Tra sketch ironici e “fatti davvero accaduti” per il pubblico è stato possibile riscoprire “usi e costumi” del secolo scorso, rinnovando in tutti i partecipanti quella voglia di riflettere, oltre che a ridere, su pro e contro della tradizione.
La serata è stata organizzata dalla Pro Loco di Tortora, in collaborazione con l’amministrazione comunale.
Una nota della presidente della Pro Loco di Tortora, Rosalba Caputo
“Na vota Mballaturru” è stata la commedia d’esordio della Compagnia Teatrale Tortorese, andata in scena nel corso della Zafarana fest edizione del 2012.
Fu rappresentata in Piazza Dante Alighieri, ossia nel luogo in cui è ambientata, che sorge ai “Piedi della Torre” del Palazzo feudale al centro storico e che, per questo motivo, è conosciuta dai Tortoresi come “Mballaturru” , contrazione di “Mbedi la turra”. Ovvero ai piedi della torre.
La commedia è dedicata ad Amedeo Fulco, del quale in quell’anno ricorreva il centenario della nascita, avvenuta a Tortora il 23 luglio del 1912. Personalità poliedrica e dalla spiccata intelligenza, il Professore Fulco è stato un insigne umanista, dedito soprattutto nell’educazione dei giovani, prima come insegnante e poi come preside in vari istituti.
Dal 1960 al 1966 è stato sindaco di Tortora: uno dei primi atti dell’amministrazione da lui presieduta fu l’istituzione, nel 1962, della Scuola di Avviamento Industriale che, l’anno successivo, divenne Scuola Media Unificata, di cui egli fu Preside e che oggi porta il suo nome.
Nel 1960 diede alle stampe “Memorie Storiche di Tortora”, un volume fondamentale nelle cui pagine ricostruì la storia del paese natio, a partire dall’antica Blanda, della quale intuì l’esatta ubicazione sul colle Palècastro, confermata dalle recenti ricerche archeologiche.
E proprio dai due racconti riportati nell’appendice del libro – “Piedi la Torre” (1947) e “Un uomo di legge” (1950) – prende spunto “Na vota Mballaturru” nel rievocare la Tortora … del tempo che fu.
La commedia fu riproposta per varie volte nei mesi successivi a Tortora e nei paesi del circondario. Molto importante fu la partecipazione alla rassegna di teatro amatoriale “Amateatro” di Fagnano, dove Domenico fu premiato come miglior attore protagonista.