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TIRRENO COSENTINO. DENUNCIA MARE PULITO: NESSUN COMUNE HA RISPETTATO LE SCADENZE DEL PROTOCOLLO D’INTESA

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Poco o nulla è stato fatto dai comuni del Tirreno cosentino circa il Protocollo d’intesa per la salvaguardia e la tutela del mare da essi stessi sottoscritto. Questa, sostanzialmente, la denuncia che arriva dall’Associazione Mare Pulito promotrice del Protocollo sottoscritto il 3 dicembre 2021 dalla stessa Associazione e dai ventuno comuni costieri del Tirreno Cosentino, dalla Provincia di Cosenza e da ARPACAL.
L’ultimo aggiornamento risale allo scorso luglio quando la Provincia di Cosenza avvisava dell’ultimazione di un Portale Web dedicato e in cui trovare tutte le informazioni su impianti di depurazione, collettamento fognario, rete fognaria, controlli sugli scarichi abusivi. Ad oggi il portale, Tuffiamoci, risulta online ma ancora privo della documentazione cui devono provvedere i singoli comuni.
Anche per quanto riguarda l’Allegato 1, relativo alle informazioni in merito allo stato di avanzamento di eventuali progetti relativi alla realizzazione dei nuovi impianti di depurazione di acque reflue o di progetti di potenziamento degli impianti di depurazione comunali esistenti, le notizie non cono confortanti. Lo scorso luglio erano solo sette su ventuno i comuni adempienti; sei mesi più tardi, i documenti non risultano arrivati da tutti i comuni che hanno sottoscritto il Protocollo.

Il comunicato stampa dell’Associazione Mare Pulito

A seguito della richiesta di aggiornamenti riguardanti l’attuazione del “Protocollo d’Intesa per salvaguardia e la tutela del mare”, avanzati dall’Associazione Mare Pulito alla Provincia di Cosenza, gli Uffici provinciali preposti rispondono a riguardo.

Il dato lampante è che nessun comune ha ancora caricato sul portale web “Tuffiamoci” (https://www.tuffiamoci.info), istituito dalla Provincia per questo scopo, la documentazione circa una maggiore trasparenza su depurazione e smaltimento di rifiuti. Nello specifico, risultano mancanti: i reports sullo smaltimento dei rifiuti degli impianti di depurazione; la cartografia della rete fognaria del proprio comune e le relative stazioni di sollevamento; le giornate dedicate alla repressione degli eventuali scarichi abusivi.

L’unica documentazione che i Comuni hanno provveduto ad inviare riguarda l’Allegato 1 richiesto dal Protocollo d’intesa e contenente, esclusivamente, la programmazione prevista per i progetti inerenti la depurazione. L’invio di tale documento aveva scadenza il 18 dicembre 2021 e, ad oggi, alcuni Comuni risultano inadempienti.

Ricordiamo che il “Protocollo d’intesa per la salvaguardia e la tutela del mare” è stato firmato in via ufficiale il 3 dicembre 2021. Nei giorni successivi a tale sottoscrizione, la Provincia di Cosenza, in ottemperanza a quanto previsto dal documento, ha inoltrato alla competente Regione Calabria, la richiesta di una nuova Legge Regionale in materia di Tutela dei corpi idrici e disciplina degli scarichi, per come espressamente previsto dalla vigente normativa ambientale nazionale, posto che la legislazione regionale in materia risulti essere obsoleta. Tale proposta ha trovato il favore di tutti i Comuni costieri del Tirreno Cosentino.

La Provincia di Cosenza, inoltre, durante il periodo estivo, con l’ausilio del Corpo di Polizia Provinciale, ha effettuato azioni di sorveglianza delle coste del Tirreno cosentino e delle foci dei vari corsi d’acqua, nonché controlli riferiti ai sistemi di collettamento dei reflui urbani (controlli promossi anche dalla Regione) e sopralluoghi in numerosi Comuni costieri del Tirreno Cosentino.

L’Associazione Mare Pulito rileva quanto poco è stato fatto dai singoli Comuni del Tirreno Cosentino, sottoscrittori del Protocollo d’intesa, rispetto a quanto previsto dallo stesso e continuerà a monitorare la situazione affinché quanto previsto dal Protocollo diventi effettivo.

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