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Scalea. Festival del teatro amatoriale: “Na Vota ‘Mballaturru” porta in scena le tradizioni d’un tempo

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Na vota non si andava a fare la spesa al supermercato e per mangiare una saporita lagana e cicir’ bisognava impastare la pasta. Na vota se si rompevano le scarpe s’andava dallo “scarparo” che le rimetteva a posto. Na vota quando c’era un matrimonio partecipava tutta la comunità prestando sedie, tovaglie e occorrente. “Na vota” è quel tempo in cui tutto o quasi aveva un sapore più autentico. Migliore? Forse! Per alcuni aspetti certamente.

Na Vota ‘Mballaturru” è il quarto appuntamento con la rassegna del teatro amatoriale organizzata a Scalea da Comune e Pro Loco con la direzione artistica del Cinecircolo Maurizio Grande. A metterlo in scena la Compagnia Teatrale Tortorese che da anni porta avanti tradizioni, lingua, usi e costumi non solo di Tortora ma di tutto un territorio. Un lavoro dedicato a recuperare e conservare l’identià, diversa da borgo a borgo ma profondamente simile nella sua autenticità. La modernità ci ha semplificato la vita è vero ma l’ha anche complicata al punto che non riusciamo a goderci le bellezze della vita se ad esempio ci troviamo in un luogo in cui il telefono non prende bene. Il rimedio a tutto questo è semplice: ritrovare un sorso di passato, mantenere le tradizioni locali e non dimenticare la Storia che ci ha portato fino a qui.

Sul palco a inizio spettacolo il Direttore Artistico Francesco Presta insieme al sindaco di Scalea Giacomo Perrotta, al sindaco di Tortora Antonio Iorio e all’attore Antonio Fulfaro hanno rimarcato l’importanza del teatro e del teatro amatoriale come momento di cultura, di comunanza e incontro di più comunità in una sola: la comunità del pubblico in sala. Un pubblico attivo e partecipe che si scambia pareri e opinioni, affratellandosi.

Di seguito qualche momento della serata:

 

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