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Praia a Mare. “L’amministrazione De Lorenzo gestisce un’agenzia di promozione?”. Morelli di “Amare Praia”: “Spese pazze per eventi che non portano nulla”

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Meno presenze rispetto allo scorso anno, meno incassi e qualità del turismo in calo. Tommaso Morelli, portavoce del gruppo di minoranza “Amare Praia”, stila il quaderno delle doglianze riguardante l’estate 2024. Attraverso un comunicato stampa, il componente d’opposizione punta il dito anche contro le “spese pazze” del governo De Lorenzo, “l’amministrazione – scrive Morelli – dal luglio del 2022 ad oggi ha speso circa un milione di fondi comunali per eventi che non hanno portato nulla al paese. Sembra quasi che il Comune sia diventato un’agenzia di promozione turistica”. A fronte di questo, le tasse sono aumentate. “A Praia – si legge nella nota stampa – gli eventi non mancano, ma nessuno ascolta la voce di coloro che chiedono una diminuzione delle tributi”.

Il comunicato stampa

Procede senza sosta l’impegno dell’Amministrazione comunale, guidata dal Sindaco Antonino De Lorenzo, a spendere soldi inutilmente: è di pochi giorni fa l’avviso di restare sintonizzati in attesa di nuovi emozionanti appuntamenti che nelle prossime settimane contribuiranno a svuotare ulteriormente le casse dell’Ente. Feste e festini restano le uniche priorità di Punto e a capo. A poco più di due anni dal suo insediamento l’Amministrazione comunale continua a comportarsi, senza averne alcun titolo, come un’azienda di promozione turistica, disposta a spendere denaro pubblico senza criterio e che non generano un ritorno economico tale da giustificarne l’impiego. Dal mese di luglio del 2022 la Giunta De Lorenzo ha speso circa un milione di euro di fondi comunali. Un caso unico in Italia sia in termini di confusione di ruoli sia in termini di capacità di sperpero di soldi. Amare Praia ha più volte denunciato questo modo di operare che mortifica le giuste richieste dei contribuenti praiesi che pagano tributi salati e spesso non usufruiscono dei servizi primari. Nell’ultimo anno la spesa corrente del Comune di Praia a Mare è cresciuta del 21%. La TARI è aumentata del 25% per le utenze non domestiche e del 5% per quelle domestiche. L’aliquota IMU è all’11,40 per mille, la quota massima applicabile. Da due anni Amare Praia chiede di portare questa aliquota al 10 per mille recuperando la somma mancante, circa 600 mila euro, attingendo ad altri capitoli di spesa. Questa proposta è stata rigettata. Quelle che in campagna elettorale venivano definite da De Lorenzo e dai suoi candidati politiche tributarie assurde e gravose, una volta passata la soglia dell’Ente, da vincitori, sono divenute la regola e la normalità. Spreco di denaro pubblico e tributi salatissimi, questo produce l’Amministrazione comunale. In campagna elettorale i candidati del raggruppamento di Punto e a capo hanno negato la veridicità dei numeri di bilancio della precedente Amministrazione, ma da due anni spendono questo denaro a piacimento senza avere un programma di governo. Siamo alle porte dell’autunno e i residenti e i proprietari di seconde case attendono ancora una volta di fare i conti con nuove (o mancate) sorprese sul fronte della pressione tributaria e della qualità dei servizi. Abbiamo presenti le immagini poco edificanti delle settimane passate con disagi senza precedenti su molti fronti dell’offerta dei servizi. Fatta eccezione del centro cittadino e in particolare del Viale della Libertà, Praia è una sorta di città fantasma. Di certo invisibile agli occhi degli amministratori comunali. Località Fortino, località Foresta, località Santo Stefano e Laccata sono abbandonate a loro stesse. Praia è straordinaria in pochi luoghi eletti, altrove è un buio deserto. Amare Praia si è fatta portavoce delle richieste dei cittadini con richieste formali agli uffici preposti, interventi e denunce sui social: forniture idriche, raccolta, stoccaggio e smaltimento dei rifiuti, pulizia e decoro delle aree verdi e sfalcio dell’erba, c’è chi si è ritrovato l’umido fuori casa per due giorni e chi ha dovuto combattere con erbe alte oltre un metro, sporcizia, insetti e ratti. Praia è straordinaria per pochi. La stragrande maggioranza degli oltre trecento operatori turistici e del commercio (mai invitati da Sindaco e Giunta ad un confronto sulle politiche da adottare) sono preoccupati per l’andamento della stagione estiva che ha registrato un netto calo delle presenze e un peggioramento della qualità dei visitatori e sono ancor più preoccupati per quanto potrà accadere in futuro. A Praia non si riduce la pressione tributaria e non si fa fronte alle giuste richieste della popolazione ma si spendono 45 mila euro per una tre giorni dedicata ai 100 anni della radio che non ha portato nulla di nulla, men che meno presenze, vista la desolazione che ha accompagnato la manifestazione durante il suo svolgimento sia in Piazza Italia, sia in Piazza della Resistenza. Quanti hanno trascorso l’ultimo week end di mare e di sole a Praia lo hanno fatto per motivi ben diversi dalle celebrazioni radiofoniche e le sedie vuote e Piazza della Resistenza deserta lo testimoniano. Con 45 mila euro l’Amministrazione comunale avrebbe finanziato due anni di attività del Museo d’arte moderna e contemporanea presidio e patrimonio di cultura, attualmente chiuso, sbarrato dietro un cumulo di macerie. L’Amministrazione comunale non deve certo rendere conto ad Amare Praia del proprio operato e dello sperpero di denaro pubblico. Deve però dare risposte ai cittadini sul mancato allentamento della pressione tributaria tanto sbandierato e promesso in campagna elettorale oggi non mantenuto e rinnegato dalle scelte fiscali adottate. Deve dare risposte ai cittadini sulla discutibile qualità e tenuta di alcuni servizi, sulla totale assenza di programmazione di opere pubbliche, sul silenzio assoluto calato sulla sanità e sull’ospedale di Praia, grandi ed ingiustificati assenti della sempre più inconsistente capacità di programmazione politica espressa dal Sindaco e dalla sua Giunta.

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