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Papasidero. “Grotta del Romito parzialmente aperta”. Le risposte alla minoranza del sindaco Conte e del professore Martini

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“Grotta del Romito parzialmente aperta”. Nei giorni scorsi abbiamo pubblicato un comunicato stampa del gruppo di minoranza “Sì amo Papasidero”, che segnalava le lamentele dei visitatori al sito archeologico a causa di una “gestione negligente”. Arriva la replica del sindaco di Papasidero, Fiorenzo Conte, supportata anche dalle delucidazioni del professore onorario dell’Università di Firenze, Fabio Martini. Pubblichiamo le due note.

La nota del sindaco Fiorenzo Conte

I lavori che attualmente si stanno eseguendo nel Sito Archeologico Grotta del Romito, oltre che migliorare gli aspetti generali, hanno lo scopo di garantire l’accessibilità a coloro che presentano difficoltà motorie e potenziare la sicurezza dei visitatori.

Come dimostrano le innumerevoli iniziative sostenute nei diversi anni e i finanziamenti spesi (350.000 euro per la strada e 450.000 per il sito archeologico), la linea seguita da questa amministrazione è stata sempre quella di andare verso una maggiore valorizzazione dello stesso, contribuendo ad incrementare decisamente negli ultimi anni il flusso dei visitatori, dando una prospettiva futura a chi ha voluto ed è interessato ad investire sul turismo.

Possiamo capire che la “minoranza” debba esprimersi sempre negativamente, a prescindere, sulle iniziative portate avanti da chi amministra il Comune di Papasidero. Una minoranza attenta alle problematiche delle attività economiche, come sostiene di essere, non deve far finta di collaborare quando è interessata a iniziative dove può prendersi i meriti, e, per pura interpretazione del ruolo, criticare a fini politici quando le conviene. Dovrebbe, piuttosto, dimostrare un interesse condiviso almeno sui temi di bene comune per non avvalorare la tesi che vi è sempre un fine strumentale.

Non siamo sprovveduti a tal punto da accettare lezioni dalla minoranza specialmente su questioni che conoscono poco e solo marginalmente.

E’ inaccettabile farsi passare:

“…una gestione negligente ed incompetente… cinque mesi dedicati ai lavori avrebbero dovuto essere quantomeno sufficienti per completare le necessarie modifiche…, ma ad oggi, dopo più di cinque mesi, il risultato è stato deludente con evidenti incompiutezze progettuali…”

Dovrebbero sapere che 300.000 euro in un sito archeologico particolare come il nostro, non si spendono dall’oggi al domani, ma nel corso dei lavori possono verificarsi situazioni che rallentano o addirittura costringono a sospendere i lavori.

Che oltre all’Ufficio Tecnico Comunale i lavori de quo sono seguiti dalla Sovrintendenza ABAP di Cosenza che ha il compito istituzionale di preservare il sito e sorvegliare sulle ooperazioni oltre che potere decisionale attraverso il sovrintendente e i suoi funzionari competenti; da fior di esperti scientifici, professori dell’Università di Firenze che lavorano e studiano qui da anni; da tecnici professionisti con notevole esperienza di progettazioni anche in luoghi di particolari importanza e da un’ impresa competente ed accorta nell’esecuzione.

L’Amministrazione Comunale, in quanto stazione appaltante, ha solo l’onere di voler spendere un finanziamento intercettato ad hoc per modernizzare e migliorare l’accessibilità al sito.

Una cosa è certa, che la chiusura del sito non ha determinato la crisi delle attività, così come ci vogliono far credere i componenti di minoranza. Basta guardare i dati storici di affluenza alla Grotta per capire che nei cinque mesi di chiusura, tra Novembre e Marzo, negli anni precedenti abbiamo avuto la media di:

6,07 visitatori/giorno (2019/2020)

Zero – effetto covid – (2020/2021)

3,70 visitatori/giorno (2021/2022)

7,80 visitatori/giorno (2022/2023)

Da tale riscontro, ci vuole poco a capire che quest’anno l’andamento sarebbe stato simile.

Allora se questi sono i numeri, di che parliamo!!…. crollo dell’economia, sciagura per le attività…..ecc; solo populismo e pressappochismo.

Invece, per quanto ci riguarda, sono proprio questi numeri che ci fanno riflettere e che ci hanno portato ad investire 300.000 euro per migliorare il sito, certamente ancora non all’altezza dell’importanza del luogo, e che ci hanno indotto a farci promotori di ulteriori iniziative nelle sedi opportune, ottenendo un prossimo ingente finanziamento per migliorare e realizzare un parco archeologico con strutture adeguate, degno dell’importanza del Romito, con un’offerta più professionale e completa che possa attrarre molti più visitatori e scuole.

Posso solo aggiungere, senza scendere in particolari tecnici, che l’andamento dei lavori non dipende dalla volontà degli amministratori ma la particolarità del luogo richiede attenzione e cautela nell’eseguire e realizzare le lavorazioni giuste e necessarie. Ciò ha portato un rallentamento ed alla necessità di alcune modifiche migliorative, indicate da tecnici, funzionari e responsabili scientifici, ma soprattutto nel corso dei lavori sono emerse evidenze archeologiche che hanno obbligato ad una sospensione dei lavori al fine di preservarle e verificarne l’importanza, richiedendo tempo e variazioni su quanto era stato programmato ed autorizzato.

La nota del professore Fabio Martini

Nella mia qualità di responsabile scientifico, su incarico della Soprintendenza ABAP di Cosenza, delle ricerche in atto a Grotta del Romito sento il dovere di puntualizzare al comunicato che in data odierna è stato diffuso in merito al ritardo nella riapertura del sito archeologico.

Il progetto che sta per essere concluso, ideato diversi anni fa da chi scrive di concerto con l’Amministrazione comunale e approvato nel 2023 dal competente Ufficio ministeriale, è volto a migliorare l’accessibilità del sito, anche rendendo possibile l’ingresso ai visitatori con difficoltà motorie. Si tratta di un progetto molto ambizioso, pionieristico se rimaniamo nell’ambito del turismo culturale in grotta, che ha richiesto un notevole sforzo finanziario ma soprattutto un’azione congiunta degli Enti coinvolti nella ricerca, nella tutela e nella valorizzazione, che si

sono mossi a partire dallo scorso inverno approfondendo, migliorando e condividendo la proposta progettuale. Il calendario previsto per la riapertura, che ha visto un ritardo, non può essere assolutamente imputato ad incuria o negligenza dell’Amministrazione. In corso d’opera la realizzazione delle infrastrutture legate al percorso in grotta ha richiesto alcune modifiche migliorative, ma soprattutto va ricordato che nel realizzare le basi per il posizionamento della passerella aerea che consentirà una agevole visita anche a chi utilizzerà la carrozzina per disabili motori, sono emerse evidenze archeologiche che mi hanno portato a chiedere una breve

sospensione dei lavori in attesa di verificarne l’entità e di metterle in sicurezza.

Consapevole della necessità di riaprire il sito ai visitatori e alle scuole nella corrente primavera, ho effettuato con la mia equipe di collaboratori varie trasferte in grotta per risolvere le difficoltà legate all’aspetto prettamente archeologico. Alcune difficoltà pratiche sono state via via risolte nei

tempi necessari grazie sia all’Ufficio tecnico del Comune sia al Soprintendente e ai funzionari della Soprintendenza ABAP di Cosenza. Tra pochi giorni sarà accessibile l’area esterna del riparo, che ha richiesto ulteriori interventi migliorativi in corso d’opera, l’Archeodromo per il quale è prevista una periodica manutenzione e naturalmente l’Antiquarium.

Conosco i firmatari del gruppo di minoranza autori del comunicato: di loro ho sempre apprezzato l’amore per il patrimonio locale, lo spirito di iniziativa e il fervore progettuale. Li invito quindi, in questa fase, a collaborare con l’Amministrazione e con quanti condividono la valorizzazione del sito per il quale viene aperta oggi l’importante valenza dell’accessibilità per tutti. Grotta del Romito, fiore all’occhiello del Geopark UNESCO del Pollino, è un bene comune che richiede un’azione comune e non merita di essere strumentalizzata a fini politici.

L’Università di Firenze e il Museo e Istituto fiorentino di Preistoria, che dal 2000 sono attivi a Papasidero condividendo ogni progetto di valorizzazione scientifica, culturale e turistica, sono e saranno come sempre al fianco di chi vorrà procedere in questa direzione.

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