Papasidero. “Grotta del Romito parzialmente aperta”. La minoranza: “Ma è come se fosse chiusa”
Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa inviatoci dai consiglieri di minoranza del gruppo “Si Amo Papasidero”, composto da Luca Oliva, Andrea Marsiglia, Mirko Oliva
La Grotta del Romito riaperta parzialmente ai visitatori ci lascia allibiti e senza parole. Il sito archeologico, gioiello della Calabria e non solo, è al centro dell’attenzione dopo essere stata riaperta parzialmente al pubblico, ma con restrizioni che ne hanno compromesso l’accesso contrariamente a quanto promesso dalle autorità competenti, che nell’’ordinanza emessa a marzo 2024 prima delle festività Pasquali recitava:
“Da mercoledì 27 marzo – prosegue la nota – con ingresso gratuito e controllo delle guide, si potrà accedere all’Antiquarium e alla parte antistante al Riparo, per permettere ai visitatori di osservare i reperti esposti nonché l’ambiente in cui vivevano i cacciatori raccoglitori del Paleolitico”
Il sopraindicato avviso di apertura parziale aveva suscitato speranze nell’apertura completa in tempi brevi del sito archeologico, ci auguravamo che in questa prima fase di apertura parziale i visitatori potessero arrivare nella parte antistante l’ ingresso della grotta dove si può ammirare l’ incisione del Bos Primigenius; purtroppo così non è stato perché senza alcuna comunicazione o avviso pubblico, le persone/visitatori che in questi giorni si sono recati al sito archeologico per ammirarne i sui reperti, si sono ritrovati la strada sbarrata, non nella parte antistante l’ingresso della grotta, ma bensì al cancello che da l’accesso al Parco Archeologico.
Le aspettative invece per i visitatori erano di arrivare perlomeno nell’aria esterna antistante l’ingresso alla Grotta del Romito per poter ammirare l’incisione rupestre di “URO_Bos Promigenius”.
La Grotta del Romito, uno dei giacimenti del paleolitico più importanti d’Italia, rappresenta un significativo sito storico e culturale non solo per la comunità di Papasidero ma per tutta la regione Calabria e la sua riapertura parziale dovrebbe essere motivo di celebrazione, invece, è diventato l’emblema di una gestione negligente ed incompetente.
I cinque mesi dedicati ai lavori avrebbero dovuto essere quantomeno sufficienti per poter dare accesso all’ interno del Parco Archeologico e forse per completare le necessarie modifiche atte a garantire un accesso sicuro e più confortevole ai visitatori anche con riduzione delle capacità motorie, ma ad oggi, dopo più di cinque mesi, il risultato è stato deludente con evidenti incompiutezze progettuali. Tuttavia, la grotta ad oggi è in uno stato di semi-accessibilità che la rende praticamente impercorribile per chiunque desideri anche solo arrivare a vedere il Bos Primigenius antistante il riparo. Questa vicenda mette in luce la mancanza di attenzione non solo per la fruibilità dei visitatori ma anche quanto questi mesi stanno incidendo negativamente sulle attività locali presenti nel territorio Papasiderese, data la scarsa affluenza al sito archeologico, lasciando una crescente preoccupazione per il futuro, anche in prossimità della stagione estiva.
È essenziale che l’amministrazione Comunale di Papasidero in concerto con la Soprintendenza Archeologia_Belle arti e paesaggio, prendano seriamente in considerazione il ripristino completo dell’accessibilità in “TEMPI BREVI” del sito archeologico della Grotta del Romito.
In conclusione, noi del gruppo consigliare di minoranza “SI AMO PAPASIDERO ”, ribadiamo che il sito archeologico della Grotta del Romito merita un trattamento rispettoso e una gestione competente, data la sua importanza che detiene a livello non solo nazionale ma anche internazionale. Crediamo fortemente che ci sia bisogno di più determinazione e coraggio nelle scelte per consentire un progresso ed uno sviluppo a 360 gradi di tutta l’area, soprattutto per il sito archeologico della Grotta del Romito; Con quest’ultima e le altre risorse che il nostro meraviglioso territorio offre, si può garantire sviluppo e crescita a tutti i cittadini, in particolare le nuove generazioni.