CALABRIA. INAUGURATO “ATLANTIDE” IL MUSEO SUBACQUEO SUI FONDALI DELL’ISOLA DI CIRELLA
È stato inaugurato ieri, giovedì 4 agosto 2022, il museo subacqueo Atlantide dell’artista Francesco Minuti in collaborazione con l’Ente Parchi Marini di Calabria, visitabile fino ad ottobre a pochi metri di profondità dall’Isola di Cirella.
Ammirare i fondali dell’Isola di Cirella è un’esperienza già di per sé unica, se poi intorno a quei fondali si ha l’occasione di fare una nuotata subacquea fra i soggetti di un’installazione artistica, l’esperienza si sublima nella ferma volontà di salvaguardali e preservarli. Questa l’ambizione dell’artista Francesco Minuti e della sua opera Atlantide.
Il progetto Atlantide, installato sui fondali dello specchio d’acqua di fronte l’Isola dei Cirella, nasce dall’unione delle due grandi passioni di Minuti, lo snorkeling e l’Arte e racchiude lo scopo nobilissimo di stimolare il rispetto per l’ambiente e la natura in particolare la salvaguardia del mare, “risorsa che stiamo distruggendo” commenta l’artista raggiunto al telefono da Francesca Magurno. “Lo scopo è quello di far riflettere le persone, soprattutto i bambini creando un nuovo approccio verso questa meravigliosa risorsa“.
Il progetto subacqueo, Atlantide, ha sposato il favore dell’Ente Parchi Marini della Calabria che ha espresso parere positivo dopo aver esaminato attentamente il progetto di Francesco Minuti. “Dopo tanto lavoro, perseveranza, costanza, sacrifici e momenti difficili ho finalmente ottenuto l’autorizzazione ufficiale dalla Regione Calabria, dall’Ente Parchi Marini della Calabria, dalla direzione marittima di Reggio Calabria, dalle capitanerie di porto di Vibo Valentia, dall’ufficio locale marittimo di Diamante, dall’ufficio circondariale di Maratea” scriveva Minuti lo scorso 10 giugno.
Difatti, Atlantide è realizzato in materiale sostenibile ed eco-compatibile, lo stesso materiale utilizzato per la realizzazione dei frangi-flutti che ha un’erosione minima e favorisce lo sviluppo della vita acquatica di alghe, pesci, spugne, molluschi e microrganismi tutt’attorno. Ne è prova inconfutabile la prima foto del progetto scattata la mattina dopo la prima installazione-prova: una stella marina rossa, Echinaster sepositus, una varietà che si incontra di frequente nei fondali calabresi, adagiata sul viso di una delle opere di Atlantide.
Visi, arti, relitti. Questi i soggetti che compongono il progetto che spazia anche verso un valore sociale. “I soggetti sono persone che attirano fortemente la mia attenzione. Sono calchi, reali, di persone di tutto il mondo soprattutto migranti e persone che vivono ai margini della società“. Il progetto è stato anticipato, difatti, da un’altra installazione nel Settembre 2021. Una barca adagiata su un’aiuola centrale del lungomare di Diamante è apparsa nell’arco di una notte senza permessi né spiegazioni. Simulava un relitto, di quelli a cui si è abituata la nostra vista alla notizia dell’ennesimo naufragio di migranti. Sulla barca-relitto artistica, volti di disperazione, cristallizzati in espressioni che facevano riflettere sulla tragedia che si ripete nel Mediterraneo, Porta d’Europa.
