CALABRIA: A SCALEA UNA MAREA COLORATA PER CHIEDERE LA PACE IN UCRAINA
Era il 2002 quando da piazza Aldo Moro a Scalea partiva un serpentone colorato di bambini, studenti, associazioni, sindacati, amministrazioni locali per chiedere la Pace in Medio Oriente. Venti anni dopo torna il serpentone solorato a sfilare tra le strade della città: cambiano le nazioni ma non le isatanze che sono sempre istanze di pace. Così da piazza Aldo Moro a Scalea, martedì 1 marzo, un serpentone di persone, dai più piccoli ai più grandi, è tornato a marciare per chiedere la pace in Ucraina.
Fra quella gente in cammino dietro i simboli di pace, anche cittadine e cittadini della comunità ucraina presente sul territorio. Ognuno preoccupato per i propri famigliari, i propri amici, per quanti sono rimasti in Ucraina, per chi si è rifugiato in ripari di fortuna, nel buio e nel freddo dei cunicoli della metropolitana, e per quanti si sono come volontari all’esercito ucraino, ritrovandosi da un momento all’altro da civili a combattenti. Come i figli di Olga che vive e lavora a Scalea da tanto tempo e che racconta di avere due figli in Ucraina, civili unitisi all’esercito e che ora contribuiscono alla Resistenza all’avanzata russa. C’è chi pensa alla madre malata e impossibilitata a muoversi; chi ha parenti in Russia che hanno paura ad uscire per timore di ritorsioni; chi ringrazia sinceramente la solidarietà dimostrata in questi giorni dai tanti italiani, “non me l’aspettavo, sono davvero grata”.
Il serpentone di Scalea marcia per la città al grido di “Viva la pace”, “Noi la guerra non la vogliamo” raggiungendo il Palazzo di Città dove prende la parola Giacomo Perrotta, sindaco di Scalea, affiancato dalla comunità ucraina e da altri sindaci dei comuni del territorio della Riviera dei Cedri. Ricorda le iniziative per la raccolta di aiuti umanitari; si schiera al fianco del popolo ucraino e manda un pensiero anche al popolo russo contrario alla guerra che, con coraggio estremo, sta scendendo nelle piazze di Mosca, di San Pietroburgo e delle altre città russe venendo spesso arrestato e malmenato.
Se i venti di guerra soffiano forte, i venti di Pace soffieranno sempre più intensamente. Gli stessi venti che portano in alto i palloncini arcobaleno come i colori simbolici della bandiera della Pace che vengono fatti volari mentre i bambini gridano “Vogliamo la Pace!”.