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TRASPORTI. FRECCIARGENTO SIBARI-BOLZANO. “INOPPORTUNA LA FERMATA DI MARATEA”

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Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa
“Trenitalia ha assegnato inopportunamente la fermata del Frecciargento Sibari-Bolzano alla Stazione di Maratea. Come si ricorderà questo servizio fu definito dalla promotrice, la Sen. Rosa Silvana Abate,  un ” treno sociale” in quanto nasce per servire aree disagiate, in primis l’Arco Jonico che non può beneficiare di nessun altro collegamento per il resto d’Italia. Esso è in parte finanziato dalla Regione Calabria poiché Trenitalia non lo voleva attivare, ritenendo che non vi fosse utenza.
Questa fermata sottrarrà utenza alla stazione di Scalea, posta a soli 10 minuti di distanza. C’é poi il rischio che un domani la sosta a Scalea venga soppressa in favore di quella a Maratea, con la scusa che questo é l’unico comune lucano sulla linea tirrenica. Tale fermata nel periodo estivo fu introdotta gratuitamente anche lo scorso anno direttamente con atto di Presidenza della Regione Calabria, allora retta dal Presidente f.f. Nino Spirlì, bypassando quelle che erano le competenze dell’Assessorato ai Trasporti.
Gli stessi dirigenti regionali sconsigliarono tale operazione dal momento che risultava palese il conflitto di interessi tra l’Assessorato ai Trasporti lucano e il presidente f.f. della Calabria, entrambi appartenenti alla Lega. Già nel 2020 la Regione Basilicata aveva provato ad ottenere la suddetta fermata ma, al tempo, non vi era riuscita. La Regione Basilicata non ha contribuito e non contribuirà economicamente, con il rischio che la Regione Calabria debba aumentare le somme dovute a Trenitalia per il mantenimento del servizio nel territorio calabrese.
Vi sono molte altre corse fra Paola e Salerno che non effettuano alcuna sosta intermedia, ecco perché sarebbe più appropriato assegnare alla cittadina lucana le fermate di tali servizi, dando così ai cittadini che ricadono nell’area del Golfo di Policastro la possibilità di usufruire di altre corse. Non dunque una guerra fra territori ma l’invito a riorganizzazione i servizi in maniera diversa.”
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