L’inaugurazione si è tenuta stamani, domenica 05 febbraio, presso i locali ristrutturati della parrocchia Santo Stefano di Tortora, ma tutto entrerà in funzione a Pasqua, con i pranzi quaresimali.
Chi ha bisogno bussi, senza timore, senza vergogna. La mensa parrocchiale della Caritas è lì, pronta ad accogliere chi avrà bisogno di un pasto caldo. Sarà attiva tre giorni alla settimana e sarà anche un centro di ascolto. Come detto orari e giorni di apertura vanno ancora definiti, ma i volontari sono già al lavoro per offrire la giusta assistenza.
Sono cento le famiglie che, come banco alimentare, la Caritas locale segue da tempo, ma quotidianamente qualcuno bussa e nessuno va via a mani vuote. “Si fa quel che si può – ci ha detto la coordinatrice, Rosetta Maceri – cerchiamo di rispondere a tutti e lo faremo anche con questi nuovi servizi”.
Voglia di aiutare il prossimo e spirito di sacrificio non sono mai mancati a questi volontari che lavorano in silenzio e con abnegazione. Anche la ristrutturazione dei locali della casa canonica e della mensa è avvenuta grazie a loro. Ognuno ha messo a disposizione gratuitamente il proprio “talento”, il muratore ha fatto il muratore, l’elettricista ha fatto l’elettricista, l’idraulico ha fatto l’idraulico, e avanti così fin quando tutto non è stato portato a termine. Ci sono voluti due anni, ma il risultato è stato eccellente. E quando tutto partirà, ognuno continuerà a fare la propria parte senza chiedere nulla in cambio.
Stamani, dopo la messa domenicale, a tagliare il nastro è stato il vescovo emerito nonché amministratore apostolico della diocesi San Marco Argentano-Scalea, Leonardo Bonanno. Al suo fianco il parroco della Parrocchia Santo Stefano Protomartire, don Antonio Pappalardo, e il sindaco di Tortora, Antonio Iorio.
Un lavoro di squadra, quindi, ma soprattutto un servizio di assistenza e di “aiuto” concreto di cui c’è sempre più bisogno. A tutti quindi un augurio di buon lavoro.