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TAGLI ALLA SANITÀ CALABRESE. DI NATALE NON CREDE ALLE RASSICURAZIONI DI OCCHIUTO: “CHIAREZZA SULL’OSPEDALE DI PAOLA”

Tagli ai finanziamenti per sanità pubblica. Graziano Di Natale: “La scelta della Regione Calabria di tagliare i fondi, inseriti nel decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 4 Febbraio 2021, per l’ospedale di Paola è scellerata. A nulla valgono le veline mediatiche. Ecco la verità dei fatti”. L’ex consigliere regionale non crede alle parole del presidente nonché commissario ad acta alla Sanità calabrese, Roberto Occhiuto.“Occorre fare chiarezza sull’incresciosa vicenda che riguarda il taglio di fondi Ministeriali riguardanti iniziative urgenti di elevata utilità sociale nel campo dell’edilizia sanitaria valutabili dall’INAIL nell’ambito dei propri piani triennali di investimento immobiliare. La giunta regionale della Calabria ha deciso di espungere – ossia di eliminare – le richieste degli  interventi inseriti nel decreto del Presidente del  Consiglio dei ministri in data 4 Febbraio. Si tratta di una scelta scellerata”.

È quanto afferma, dati alla mano, Graziano Di Natale, già Consigliere Regionale della Calabria, nel corso di una nota stampa che così prosegue: “La verità dei fatti appare inconfutabile. La Regione Calabria in data 18 Luglio 2022 ha scelto di compiere un passo indietro, rinunciando alla possibilità di ottenere fondi Ministeriali strutturali per la sanità pubblica, per interventi addirittura considerati urgenti, in data 4 Febbraio 2021. Tra questi – sottolinea l’esponente Politico – sono andati in fumo soldi per la ristrutturazione dell’intero presidio ospedaliero di Paola per un importo pari a euro 21.500.000,00 euro”.

Di Natale dichiara inoltre: “Le veline mediatiche per camuffare un tale pressappochismo amministrativo in questo momento non servono. Urge una seria presa di coscienza. È il momento della responsabilità. Chiedo al Presidente della Regione Calabria di conoscere i motivi che lo hanno spinto a percorrere questa strada che non condivido assolutamente. Auspico -conclude- risposte concrete da chi ha pieni poteri sulla sanità pubblica e finora ha prodotto ben poco a fronte di quanto dichiarato in pompa magna”.

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