radio-300x176-1.png

Sull’alto Tirreno cosentino cala il sipario su una brutta stagione elettorale

Condividi questo articolo

Cala il sipario sulla più brutta stagione elettorale che l’intero alto Tirreno cosentino chiamato al voto in queste amministrative 2024 possa ricordare.
Una stagione che si preannunciava come particolarmente accesa ma, sebbene tutte le campagne elettorali possano dirsi accese, mai si era passato dall’avversione politica a quella personale.
Offese, calunnie, querele e minacce, turpiloquio di ogni genere rivolto ad avversari e cittadini anche da chi si candida ad essere primus inter pares ovvero chi ambisce a rappresentare la propria città e la cittadinanza tutta, senza distinzione fra chi vota a favore e chi vota contro. O forse così dovrebbe essere secondo quella politica nobile che resta, ormai, solo tra le pagine della nostra Carta Costituzionale.
Pochi i programmi enunciati da palchi e balconi, molti i sassolini dalle scarpe che qualcuno ha voluto togliersi, tanti che basterebbero al ripascimento di una spiaggia intera.

Ma si sa, la campagna elettorale è fatta anche di qualche stilettata, bisogna pur portare l’acqua al proprio mulino. Sì ma a quale prezzo? Al prezzo di trasformare in faida quello che dovrebbe essere dibattito, al prezzo di instillare il sospetto, al prezzo di trasformare cittadini che vivono, lavorano e si frequentano gli uni con gli altri in nemici giurati?

Eppure le elezioni, la più alta espressione di vita democratica, dovrebbero essere dibattito per l’appunto, pensieri diversi che si esprimono sulla base del con-vivere civile. Palchi e balconi dovrebbero servire a dissipare i dubbi dei cittadini e delle cittadine, chiarendo loro quello che desiderano per il futuro della città.

Al netto di questa stagione elettorale senza esclusione di colpi e di paesi, poche potranno essere le scelte di consapevolezza, molte saranno quelle di appartenenza cieca e chi aveva qualche dubbio se lo terrà anche nel segreto della cabina elettorale. Sempre che in cabina ci si rechi davvero!

Ci vediamo fra cinque anni.

Condividi questo articolo

Per restare sempre aggiornati in tempo reale iscriviti al nostro canale WhatsApp di Radio Digiesse News e sulla nostra pagina Facebook

Torna su