Scalea. “Consiglio comunale della discordia”. Il consigliere di minoranza Paravati: “La maggioranza non c’è più. Dimettetevi”
Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa
Il Consiglio comunale dell’altro ieri, 28 ottobre 2024, ha sancito il plateale e deliberato venir meno di una maggioranza utile a governare la Città di Scalea.
Il Consiglio ha bocciato una proposta di delibera formulata dal presidente dell’assemblea, Gaetano Bruno, col voto contrario di sette consiglieri di maggioranza, ed ha altresì bocciato, di misura, ben due emendamenti proposti dal sindaco.
Nel corso della seduta si è registrata anche una dura reprimenda del consigliere Gaetano Bruno nei confronti del vicesindaco Alfano, con spunti polemici che hanno interessato anche il sindaco.
Quand’è così è chiaro che non ci sono più le condizioni per governare e, come avviene per chiunque voglia servire le istituzioni con dignità e senso di responsabilità, l’unico atto decoroso oramai possibile è costituito dalle dimissioni, che in realtà avremmo dovuto registrare già nella giornata di ieri.
Purtroppo col passare delle ore non abbiamo avuto notizia neanche delle dimissioni più scontate, come quella del Presidente del consiglio Gaetano Bruno, sfiduciato dalla sua stessa assemblea ed autore di un duro attacco nei confronti dei suoi colleghi di maggioranza, né del vicesindaco Alfano, destinataria di pesanti accuse politiche da parte del suo presidente, né, infine, del sindaco, anch’esso bocciato due volte dai suoi consiglieri. Al contrario, nella giornata di ieri il sindaco ha trovato anche il modo di riaffermare la sua ostinata determinazione ad “andare avanti, perché indietro ci siamo già stati”.
Di fronte all’interminabile agonia di questa amministrazione, oramai ufficialmente sfiduciata, che già prima dell’ultimo Consiglio aveva registrato le defezioni di figure importanti come quelle dei consiglieri Angona, Vittorino, Faillace e Torrano, e di fronte all’ostinato accanimento del sindaco verso una carica che lui ritiene motrice di un qualche movimento in avanti ma che in realtà è il simbolo dell’immobilismo più deleterio, è nostro dovere chiedere un atto di responsabilità da parte dei consiglieri di maggioranza e dello stesso sindaco, per il bene di Scalea e del suo futuro.
Come gruppo consiliare di opposizione chiediamo, quindi, che il sindaco ed i consiglieri iscritti ai gruppi di maggioranza, preso atto della sopravvenuta insussistenza delle condizioni minime per continuare a stare in carica, vogliano rassegnare, in via immediata, le loro dimissioni, onde consentire ai cittadini un doveroso e liberatorio ritorno alle urne e perché la Città di Scalea abbia finalmente un’amministrazione capace di governare.