Praia a Mare. “Alberi in città”. Un convegno che inaugura “un modo innovativo di gestire il verde urbano”
“Un’amministrazione che segue le indicazioni degli esperti del settore per gestire il verde pubblico sta lanciando un segnale importante a tutti, e non solo in Calabria”. Questo in sintesi quanto ribadito da docenti e tecnici dell’Università di Reggio Calabria, nei loro interventi, durante il convegno dedicato alla gestione del verde urbano, tenutosi stamani, giovedì 21 marzo, presso il Palazzo delle Esposizioni di Praia a Mare.
Al dibattito hanno partecipato anche gli studenti del liceo Classico e dell’istituto Alberghiero della Città dell’Isola Dino.
Diversi gli argomenti toccati per un tema che, soprattutto sui social, ha scaturito polemiche dopo le scelte compiute dall’amministrazione comunale, come il taglio di alcuni alberi. Il sindaco di Praia a Mare, Antonino De Lorenzo, nel suo intervento ha invece ribadito che “le azioni messe in campo sono state compiute tenendo conto dei pareri degli esperti”. Un esempio, la riqualificazione di piazza Luigi Sturzo, in cui sorgerà il nuovo parcheggio, completamente a pagamento, che non va intesa come smantellamento dell’area verde; infatti, alcune piante saranno trasferite, mentre altre verranno riposizionate nel rispetto del luogo.
Come detto anche dal consigliere con delega all’Ambiente, Domenico Droghini, “nessuno è contro gli alberi, ma alcune scelte sono state prese sulla base di approfonditi studi. Tale percorso sarà seguito anche in futuro”. Un discorso che è in linea con la convenzione stipulata con l’Università di Reggio Calabria che durerà dieci mesi. Inoltre, sono stati illustrati i risultati dei primi esami effettuati a metà gennaio scorso sui platani del Viale della Libertà. A parlarne Salvatore Papandrea, tecnico esperto nelle analisi strumentali di stabilità degli alberi. I rilievi hanno mostrato buone condizioni di salute per la maggior parte delle piante. Per gli alberi pericolanti si è deciso il taglio, perché ad alto rischio di crollo. Nel secondo step sono previsti esami sulle chiome dei platani.
Altro aspetto importante quello della potatura. L’argomento è stato trattato da Silvio Bagnato, responsabile tecnico del laboratorio di Selvicoltura e tecnologia del legno dell’Università di Reggio Calabria, il quale non ha esitato a stigmatizzare le “capitozzature”. Come fare quindi con quelle finora effettuate? Indietro non si può tornare, il danno è irreversibile. Si possono arginare le conseguenze; certamente, le prossime potature vanno fatte da mani esperte.
A inizio convegno, sia Nadia De Iacovo, consigliere con delega al Verde pubblico e alla Forestazione urbana dell’Ordine dei dottori agronomi e dei Dottori forestali della provincia di Cosenza, che Giuseppe Bombino, presidente del corso di Laurea magistrale in Scienze Forestali e Ambientali del dipartimento di Agraria dell’Università di Reggio Calabria, hanno specificato “l’inutilità delle divisioni e delle polemiche, perché si tratta di un evento più unico che raro che un’amministrazione decida di trattare il verde pubblico in maniera scientifica”.
In sostanza, i relatori hanno messo in evidenza che gli errori nel passato sono stati tanti, ma tale discorso non riguarda solo Praia a Mare. Infatti, ovunque e per troppo tempo, le piante sono state viste solo come ornamenti o, peggio ancora, come elementi decorativi delle aree urbane, senza tenere in considerazione che un albero una volta piantato crescerà e farà parte di un contesto; ciò che oggi appare “bello” dal punto di vista estetico, domani può diventare un problema, se non un pericolo. Inoltre, la gestione del verde va fatta da esperti del settore; il tempo dell’improvvisazione è finito.