Posti a pagamento all’Annunziata di Cosenza. Tavernise del M5S: “Attacco alla sanità pubblica”
Quattro posti letto a pagamento nel reparto di Chirurgia Toracica dell’Annunziata di Cosenza. La decisione è stata subito subissata dalle critiche della politica, ma per il direttore generale dell’Azienda ospedaliera, Vitaliano De Salazar, non si è fatto altro che applicare una norma, firmata pure da Rosy Bindi, con cui si dà la possibilità ai medici del servizio pubblico di sviluppare attività intramoenia anche in campo chirurgico. In questo modo si vorrebbe evitare la fuga verso la sanità privata. Sul caso è intervenuto il consigliere regionale, nonché capogruppo dei Cinque Stelle, Davide Tavernise, per cui questo atto è un grave attacco “alla sanità pubblica”.
Il comunicato stampa di Davide Tavernise
L’attivazione di posti letto a pagamento all’Ospedale dell’Annunziata di Cosenza è una scelta immorale e ingiustificabile. In un momento in cui la sanità pubblica è sotto pressione, questa decisione va contro i principi di solidarietà e giustizia sociale. La salute non può diventare un bene di lusso, accessibile solo a chi può permetterselo. Chiediamo alle istituzioni di tutelare il diritto alla salute di tutti i cittadini, senza distinzioni.
Non posso che esprimere la più ferma condanna per l’attivazione di quattro posti letto a pagamento presso il reparto di Chirurgia Toracica dell’Ospedale dell’Annunziata di Cosenza. La decisione del direttore generale dell’azienda ospedaliera dell’Annunziata, Vitaliano De Salazar, rappresenta un grave precedente e un attacco diretto al principio cardine del nostro Servizio Sanitario Nazionale: l’universalità e l’uguaglianza di accesso alle cure.
La Chirurgia Toracica è un reparto di fondamentale importanza, che si occupa di patologie complesse e spesso molto delicate. Isolarla e renderla più accessibile a chi ha maggiori disponibilità economiche è una scelta miope e ingiustificabile.
Mi chiedo come sia possibile che, mentre i cittadini calabresi sono costretti a lunghe liste d’attesa e a rivolgersi a strutture private per ricevere le cure necessarie, si decida di destinare risorse pubbliche a servizi esclusivi per pochi.
Invito il Commissario alla Sanità della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, a rivedere immediatamente questa decisione e a garantire che l’Ospedale dell’Annunziata continui a erogare le proprie prestazioni in modo equo e trasparente, nel rispetto dei principi costituzionali.
Chiediamo inoltre al Governo nazionale di intervenire con urgenza per garantire il pieno finanziamento del Servizio Sanitario Nazionale e per contrastare ogni tentativo di privatizzazione delle cure.
La salute è un diritto inalienabile e non può essere oggetto di speculazione.