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Praia a Mare. “Regole condivise, ma soprattutto chiarezza sull’area del Parco Marino”. Interviene Italia Nostra alto Tirreno cosentino

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“Per ragioni di trasparenza sarebbe interessante conoscere gli orientamenti avanzati rispetto all’eventuale gestione dell’Ente Parco”. Lo chiedono i componenti dell’associazione Italia Nostra alto Tirreno cosentino, in merito alla riunione tenutasi il 19 marzo, nella sala consiliare del Comune di Praia a Mare, tra amministrazione comunale, Sindacato italiano balneari, Parco Marino Riviera dei Cedri, gestori delle imbarcazioni e attività affini che operano nell’area. Al centro del dibattito: un regolamento condiviso che tuteli l’habitat e l’economia. Tutto ciò tenendo conto dell’estate 2024, ormai alle porte. Il presidio ambientalista chiede, pertanto, che i contenuti della riunione siano resi pubblici, con la speranza che non si facciano passi indietro, in merito alla tutela dell’area dell’isola Dino.

Il comunicato di Italia Nostra

Abbiamo appreso che il 19 marzo scorso presso la sala consiliare del comune di Praia a Mare, presumibilmente per iniziativa della stessa Amministrazione comunale, si è svolta una riunione tra il presidente dell’Ente Parchi Marini Regionali, dr. Greco, (tra questi parchi vi è il parco Marino Riviera dei Centri recentemente riperimetrato),ed i portatori di interessi tra cui gli operatori delle visite con mezzi nautici ad alcuni luoghi particolarmente significativi della nostra costa tirrenica ed eventualmente altri soggetti economici .
La presenza del Presidente dell’Ente Parchi Marini Regionali sta a significare che non solo quindi si sia parlato di qualcosa che interessa il parco Marino Riviera deiCedri e le aree speciali di conservazione, ma che allo stesso siano state rivolte delle richieste riguardanti le modalità di svolgimento dell ‘attività di questi operatori all’ interno delle aree protette.
Riteniamo, che trattandosi del Parco Marino che riguarda tutta la comunità che ad esso afferisce, che l’incontro si sia tenuto in una sede istituzionale alla presenza di soggetti istituzionali, sarebbe giusto ed opportuno non solo per ragioni di trasparenza ma anche soprattutto per un dibattito corretto, conoscere gli orientamenti avanzati rispetto alla eventuale gestione dell’Ente Parco e del regolamento del suo funzionamento e che eventuali proposte o richieste siano rese pubbliche dal sindaco del comune di Praia a Mare in modo tale che altri soggetti, ugualmente interessati, come le associazioni ambientaliste, possano essere messe a conoscenza delle problematiche manifestate da quei portatori di interessi che sono come le associazioni ambientaliste coinvolte nelle politiche di gestione del parco.
La posizione delle associazioni e segnatamente quella di Italia Nostra è chiara ormai da tempo. Aspetto prioritario nella gestione del parco è la tutela degli habitat presenti in modo particolare nelle zone speciali di conservazione: ci riferiamo agli Habitat delle grotte marine, della posidonia oceanica presente nei fondali e delle scogliere. In questo senso è fondamentale l’applicazione delle misure di conservazione in tutta l’area di pertinenza degli habitat. La valorizzazione delle risorse presenti nell’area del parco non significa annacquare le misure di conservazione fondamentali per un corretto equilibrio e per una gestione sostenibile che non deve sottostare a richieste corporative inaccettabili pregiudizievoli per la salvaguardia della biodiversità. Le problematiche sono state evidenziate già da tempo. Ci auguriamo che non vengano compiuti passi indietro e che le istituzioni operino nell’interesse generale.

Abbiamo appreso che il 19 marzo scorso presso la sala consiliare del comune di Praia a Mare, presumibilmente per iniziativa della stessa Amministrazione comunale, si è svolta una riunione tra il presidente dell’Ente Parchi Marini Regionali, dr. Greco, (tra questi parchi vi è il parco Marino Riviera dei Centri recentemente riperimetrato), ed i portatori di interessi tra cui gli operatori delle visite con mezzi nautici ad alcuni luoghi particolarmente significativi della nostra costa tirrenica ed eventualmente altri soggetti economici .
La presenza del Presidente dell’Ente Parchi Marini Regionali sta a significare che non solo quindi si sia parlato di qualcosa che interessa il parco Marino Riviera dei Cedri e le aree speciali di conservazione, ma che allo stesso siano state rivolte delle richieste riguardanti le modalità di svolgimento dell’attività di questi operatori all’interno delle aree protette.
Riteniamo, che trattandosi del Parco Marino che riguarda tutta la comunità che ad esso afferisce, che l’incontro si sia tenuto in una sede istituzionale alla presenza di soggetti istituzionali, sarebbe giusto ed opportuno non solo per ragioni di trasparenza ma anche soprattutto per un dibattito corretto, conoscere gli orientamenti avanzati rispetto alla eventuale gestione dell’Ente Parco e del regolamento del suo funzionamento e che eventuali proposte o richieste siano rese pubbliche dal sindaco del comune di Praia a Mare in modo tale che altri soggetti, ugualmente interessati, come le associazioni ambientaliste, possano essere messe a conoscenza delle problematiche manifestate da quei portatori di interessi che sono come le associazioni ambientaliste coinvolte nelle politiche di gestione del parco.
La posizione delle associazioni e segnatamente quella di Italia Nostra è chiara ormai da tempo. Aspetto prioritario nella gestione del parco è la tutela degli habitat presenti in modo particolare nelle zone speciali di conservazione: ci riferiamo agli Habitat delle grotte marine, della posidonia oceanica presente nei fondali e delle scogliere. In questo senso è fondamentale l’applicazione delle misure di conservazione in tutta l’area di pertinenza degli habitat. La valorizzazione delle risorse presenti nell’area del parco non significa annacquare le misure di conservazione fondamentali per un corretto equilibrio e per una gestione sostenibile che non deve sottostare a richieste corporative inaccettabili pregiudizievoli per la salvaguardia della biodiversità. Le problematiche sono state evidenziate già da tempo. Ci auguriamo che non vengano compiuti passi indietro e che le istituzioni operino nell’interesse generale.

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