Musica. “Omaggio a Baldo Maestri”. A Roma c’era anche il maestro di Belvedere Marittimo Luigi Grisolia

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa inviatoci da Adriana Sabato

Ha regalato intense emozioni la serata dell’8 novembre nella Sala A di via Asiago in Roma (Radio3 Suite, 20.30-22.30) dedicata al ricordo di un grande Maestro: “Baldo 100 e lode, omaggio a Baldo Maestri”.

Il sassofonista e clarinettista Teobaldo Maestri, più conosciuto come Baldo, predilesse sempre il jazz e il suo talento lo aveva portato a raggiungere livelli altissimi. Infatti è stato un artista riconosciuto a livello internazionale. Sono stati i suoi amici musicisti e i suoi allievi – e fra questi il Maestro Luigi Grisolia di Belvedere Marittimo – testimoni della sua brillantissima carriera, a farsi i portavoce, attraverso i loro strumenti, dell’eredità musicale che il grande Maestro ha lasciato nella storia della musica e in particolare lo sviluppo della storia del saxofono in Italia.

Dal solo di clarinetto di Baldo Maestri con l’Orchestra di Ritmi Moderni della Rai, guidata da Gil Evans (1980), al “Funky Stanchi” della Blind Inclusive Orchestra (diretta da Alfredo Santoloci, ospite il brillante altista Diego Bettazzi) la serata è stata una grande festa in cui si è commemorata la complessa figura di originale solista di clarinetto e sax alto, brillante esecutore (anche di pagine classiche e contemporanee), richiestissimo turnista, didatta rigoroso e attento ai giovani, solida colonna dell’orchestra romana della Rai, protagonista del jazz italiano fin dai secondi anni ’40 sempre al fianco delle nuove generazioni. La serata, condotta da Pino Saulo, è stata velata dalla tristezza per la recentissima scomparsa di Dino Piana, altra colonna delle orchestre Rai, ormai sciolte da tempo. Il grande pubblico forse non conosce il nome di Baldo Maestri ma sicuramente il suo suono (clarinetto e sax alto) visto che ha partecipato a numerosissime colonne sonore, composte da Morricone a Piovani (che è intervenuto al telefono) fino a Fellini che si era letteralmente innamorato del suo ‘sound’.

Lo conoscevano bene, però, i molti allievi avuti in conservatorio (al “L.Refice” di Frosinone) che sono intervenuti in massa alla serata suonando in varie formazioni: Eugenio Colombo, Sandro Satta, Filiberto Palermini, Roberto Di Girolamo (che ha inviato una lettera), Rosario Giuliani, Luigi Grisolia, Mauro Zazzarini, Max Bettazzi, Carlo Crivelli (un contributo audio), Mario Raja… Tutti ne hanno ricordato il rigore (dava sempre del “Lei”), la serietà come la passione nell’insegnare, il metodo che era rivolto a cesellare le qualità personali. L’idea di ricordare questo autentico Maestro è venuta agli ‘antichi’ allievi Alfredo Santoloci e Gianni Oddi che l’hanno proposta a Pino Saulo: l’ha fatta propria e concretizzata in due ore di trasmissione, dodici brani, undici formazioni e quaranta musicisti. L’elenco sarebbe lunghissimo ma, compresi gli interventi parlati in sala, varie generazioni ed esperienze – da Gegè Munari ad Emanuele Urso – si sono fatte sentire: la scuola di Baldo continua ancora.

Molto noto in Italia per essere stato nell’Orchestra Ritmico Leggera della RAI (Orchestra del Centro Produzione Rai), era il primo saxofono contralto restando per molti anni il leader della sezione dei saxofoni.

Fra le numerose attività rientra la cattedra di saxofono al Conservatorio di musica L. Refice di Frosinone dal 1972 al 1985.

Non mancarono le collaborazioni con il mondo del cinema e gli apprezzamenti di Maestri come Ennio Morricone, Nicola Piovani, il grande Federico Fellini ed altri importanti musicisti.

Alcune osservazioni su questo grande musicista: Federico Fellini in occasione della registrazione della colonna sonora del suo film Ginger e Fred così si espresse su Maestri: « […] suona con tale profondità e si vede che lo fa così intimamente da una vita che oramai somiglia anche nel fisico al suo strumento».

«Tale esecutore si è dimostrato stupendo strumentista, con tutte le qualità musicali, interpretative, di primissimo ordine!», Nino Sanzogno, direttore dell’Orchestra Sinfonica del Teatro alla Scala, ottobre 1963;

«Il Prof. Baldo Maestri (Sax alto) è un eccellentissimo strumentista. Ha lavorato con me in diverse occasioni, anche in musiche di difficile esecuzione ed è sempre stato impeccabile sotto tutti i punti di vista: musicale, tecnico e di serietà professionale», Luciano Berio, compositore e direttore d’orchestra, 1982. Il folto pubblico presente ha manifestato grande partecipazione e tanta gioia per la bellissima serata ricca di emozioni e anche di grandissima nostalgia. È proprio vero: un artista non muore mai perché continua a vivere eternamente attraverso la sua arte.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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