Mobilitazione dei balneari contro il silenzio del Governo sulla Bolkestein. Venerdì 09 Agosto gli ombrelloni si aprono alle 09.30
Ombrelloni aperti dalle ore 9.30 del mattino e non dalle 07.30 come avviene da sempre. Confermata per domani, venerdì 09 agosto, la protesta di due ore dei balneari, voluta da Sib-Fipe e Fiba-Confesercenti, e che ha l’obiettivo di sensibilizzare il governo sull’urgenza di chiarire i punti ancora in sospeso riguardanti l’applicazione della direttiva Bolkenstein.
Al centro delle richieste vi è l’adozione di una forma di equo indennizzo per coloro che rischiano di perdere la propria concessione a causa delle gare che si terranno nei prossimi mesi. Gli organizzatori sperano anche in una massiccia partecipazione degli imprenditori calabresi; il presidente del Sindacato italiano balneari della Calabria, Antonio Giannotti, è stato chiaro: ” difendere il nostro lavoro è giusto. Anzi, è un dovere. Ancora di più – si legge in una nota – se si tratta di difendere il frutto di decenni di sacrifici. I balneari di SIB Confcommercio lo hanno fatto in piazza e nei Tribunali. È ora di farlo anche nelle nostre aziende.”
Nella serata di oggi, giovedì 08 agosto, il direttivo nazionale del Sib si riunirà per decidere se continuare o meno lo stato di agitazione. Infatti, dal Governo arriva qualche timida reazione che dovrebbe placare gli animi, vista la decisione di discutere nelle prossime sedute del Consiglio dei Ministri la redazione di una “legge che metta in ordine il comparto”.
“Certamente – ha detto Giannotti – siamo delusi dal silenzio che c’è stato fino all’ultimo Consiglio dei Ministri, in cui la situazione dei balneari italiani è stata solo discussa. Dall’altra aspettiamo che settembre porti buone notizie”. Intanto, sulla Riviera dei Cedri, gli imprenditori hanno anche informato i propri clienti sulle ragioni della protesta di domani. “Tutti ci capiscono e ci supportano. – ha detto Giannotti – Abbiamo spiegato loro quello che sta accadendo e anche il surreale stallo che si protrae da troppo tempo”.
Infatti, se non ci sarà una presa di posizione dell’esecutivo, le proteste continueranno il 19 agosto, con una chiusura di quattro ore, e il 29 agosto, con una chiusura di sei o otto ore. Al momento, a mettere al sicuro i balneari calabresi c’è la presa di posizione della Regione. Nelle settimane scorse, la Giunta Occhiuto ha approvato una delibera che toglie gli operatori dal giro di vite che innescherebbe la messa all’asta delle concessioni sul demanio marittimo, visto che è stata appurata la non scarsità della risorsa spiaggia.
Ciò però non fa dormire sonni tranquilli perché il problema è solo stato rimandato. Determinanti saranno le decisioni del Governo.