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CALABRIA. DEPURAZIONE. 14 IMPIANTI COMMISSARIATI: 5 DI QUESTI SULL’ALTO TIRRENO COSENTINO

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San Nicola Arcella, Fuscaldo, Belvedere Marittimo, Guardia Piemontese e Sangineto, questi i depuratori dei comuni dell’alto Tirreno cosentino commissariati dalla Regione Calabria per il loro cattivo funzionamento. Gli altri nove invece sono gli impianti di Nocera Terinese, San Lucido, Ricadi, Pizzo, Tropea, Belmonte Calabro, Parghelia, Zambrone e Briatico.

Il Corap, il Consorzio regionale per le attività produttive, di fatto dovrà gestire questi depuratori che sono compromessi da gravi criticità e che mettono in pericolo la salute pubblica. Il tutto è contenuto in un’ordinanza firmata dal presidente della Regione, Roberto Occhiuto.

Per quanto riguarda l’impianto di San Nicola Arcella è intervenuto il sindaco Eugenio Madeo che, in comunicato stampa, ha spiegato: “Sono stato io a chiedere nell’incontro tenutosi presso la Regione venerdì 10 scorso un intervento urgente per uscire definitivamente da una condizione di precarietà. Oggi i nostri impianti funzionano grazie ad interventi realizzati soprattutto sugli 11 impianti di sollevamento. Però molte apparecchiature sono obsolete e vanno immediatamente sostituite se si vuole uscire dalla condizione di precarietà e stare tranquilli che tutto il sistema funzionerà senza essere più costretti ad interventi di emergenza. Fino ad ora sono stati spesi oltre 60.000 euro per riparazione e fornitura di nuove elettropompe, raccordi speciali per collegamenti idraulici e riparazione di un motore elettrico. Ne occorrono altri 100 mila circa di euro per gli interventi sia sugli impianti di sollevamento che sui depuratori. In questo modo potremo uscire dall’emergenza. Ringrazio perciò il Presidente Occhiuto per il suo intervento e per la sua attenzione alla problematica relativa al sistema depurativo nel nostro Comune. Con gli altri Comuni di Scalea, Praia a mare, Tortora e Maratea stiamo cercando di realizzare un intervento urgente con un battello spazzamare attrezzato con drone ed altri sistemi di monitoraggio. Un contributo regionale anche su questo intervento sarebbe fondamentale. Se non dovesse esserci cercheremo comunque di trovare una soluzione facendo affidamento solo sulle disponibilità finanziarie di ogni singolo Comune”.

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