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Buonvicino. “Operaio morto sul cantiere”. Assolto il committente dei lavori

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Nel tardo pomeriggio di ieri, mercoledì 05 febbraio, dinanzi al Gup di Paola, dr.ssa D’Acunzo, si è conclusa l’udienza preliminare e il giudizio abbreviato in riferimento al procedimento penale di cooperazione in omicidio colposo relativo alla drammatica morte, sul cantiere di Buonvicino, di un operaio di Belvedere Marittimo.

Il processo ha riguardato tre imputati, committente, direttore dei lavori e ditta appaltatrice, rispettivamente difesi dagli avvocati, Francesco Liserre, Alessandro Gaeta e Massimiliano Rosti (direttore dei lavori), nonché Luigi Crusco e Amerigo Cetraro (per la Ditta appaltatrice). Nel corso dell’udienza preliminare, le strade processuali degli imputati si separavano: il committente, optava per la definizione del processo con rito abbreviato, mentre direttore dei lavori e ditta appaltatrice sceglievano la strada del giudizio ordinario. Gli eredi della vittima costituivano parte civile con il patrocinio degli avvocati, Davide Rosselli, Egidio Rogati e Massimo Greco.

I drammatici fatti si riferiscono al 19 luglio 2021 allorquando, il povero operaio, mentre eseguiva lavori su un cantiere edile allestito per la ristrutturazione di un fabbricato esistente, in località Lago del Comune di Buonvicino, rovinava a terra cadendo da un’altezza di circa tre metri. All’arrivo del personale del 118, veniva constatato l’ avvenuto decesso.

La Procura della Repubblica di Paola, disponeva tutte le attività di indagine, incaricando, tra gli altri,  l’ispettorato del lavoro di Cosenza e il proprio consulente, ing. Tarsitano. Veniva disposto anche l’esame autoptico con conferimento di incarico al Prof. Ricci la cui consulenza riconosceva il diretto nesso di causa tra le condotte colpose contestate, a vario titolo, ai tre imputati e l’evento morte.

Gli accertamenti espletati dalla Procura, determinavano l’organo inquirente a richiedere, nei confronti del committente, del direttore dei lavori e della ditta appaltatrice, il rinvio a giudizio. A seguito di diversi rinvii determinati anche da questioni procedurali, alla precedente udienza il processo veniva discusso, con giudizio abbreviato per il committente e con rito ordinario per gli altri due imputati.

Pertanto, il Gup disponeva il rinvio all’odierna udienza per eventuali repliche delle parti. Il Gup, dopo una lunga camera di consiglio, accogliendo le argomentazioni difensive dell’avvocato Liserre, concordemente anche alla richiesta del PM, ha assolto il committente per non aver commesso il fatto disponendo, nei confronti degli altri due imputati, il giudizio presso il Tribunale Penale di Paola per l’udienza del 23 settembre 2025.

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