BASILICATA. “PORTO DI CASTROCUCCO? UN’IDEA SBAGLIATA”. INTERVIENE IL WWF “TERRE PARCHI LUCANI”
Pubblichiamo il comunicato stampa del Wwf Terre di Parchi Lucani
La splendida Perla del Tirreno è attualmente dotata di un porto, in grado di ospitare circa 600 imbarcazioni e che, nel 2022, dopo diverse mareggiate subite, avrebbe proprio bisogno di un restyling e non di un concorrente a pochi km di distanza!!
35 anni di chiacchiere sul porto di Castrocucco tornano alla ribalta…perché il progetto “porto di Castrocucco” compare nell’ordine del giorno presentato da tre consiglieri appartenenti al MS5, durante la discussione del 19 gennaio scorso sul Piano Strategico Regionale.
“Si aggiungano inoltre gli interessanti progetti legati al Porto turistico di Castrocucco, che per Maratea e il Lagonegrese, sarebbero una ulteriore spinta in termini di sviluppo dell’economia locale e regionale” affermano in conclusione i consiglieri pentastellati.
Si rivaluta un progetto il cui studio di fattibilità venne fatto nel lontano 2003 dallo studio Viola Ing. & Architetti Associati di Milano, costato 1.000.000,00 euro stanziati nell’esercizio finanziario del 2003 della legge di bilancio, assegnato al comune di Maratea, invece di prendere in considerazione idee attuali, innovative, di sviluppo economico e di tutela ambientale, ricerca scientifica e cooperazione, condivise da tutta la comunità, proprio per il recupero dell’area Ex- Pamafi, come ad esempio la “Città dell’Ambiente”, progetto voluto ed ideato dai giovani di Maratea.
Oggetto di straordinarie attenzioni negli anni ‘60, questa piana dedicata all’ agricoltura si è salvata da ogni speculazione edilizia ma non dalla crisi economica, che ha portato alla fatiscenza odierna le strutture agricole, nè dalla forza del mare, che ha cancellato in 15 anni circa 120 metri di spiaggia in corrispondenza della Foce del Fiume Noce.
L’erosione costiera è proprio da imputare ad una mancanza di visione d’insieme dei problemi che affliggono il fragile ecosistema della Valle del Noce, a cominciare dal Fiume e dai suoi tanti affluenti: costruzione di argini e briglie, sversamenti di liquami pericolosi e infine decine di impianti idroelettrici stanno ora invadendo la valle.
La costruzione di un porto non farebbe che aggravare questa situazione di già grave erosione e nessuno sarebbe in grado di difendere il porto dai marosi. Tra le proposte avanzate relative alla piana di Castrocucco, quella del porto turistico è davvero la meno indicata per un ‘area già così sacrificata negli anni. Questo il parere della Oa WWF Terre di Parchi Lucani, nata nel mese di febbraio 2022, per la protezione dell’ambiente della Basilicata Tirrenica ad opera del WWF Italia, che dagli anni ‘90 si spende anche per il territorio di Maratea.
“Proprio oggi”, afferma il Presidente, la dott.ssa Valentina Paduano” in cui dovremmo puntare, sullo “sviluppo sostenibile”, sulla salvaguardia dell’ambiente che ancora ci resta da proteggere, promuovendo la tutela delle aree di Conservazione del Nostro territorio e perseguendo la definitiva approvazione della area Marina Protetta di Maratea, su visioni condivise da tutta la comunità su come affrontare il futuro, ci troviamo ancora senza basi solide su cui contare per la crescita e la tutela del nostro territorio”.
Chiediamo, che i consiglieri rivedano la loro posizione e che per la piana di Castrocucco vengano presi in considerazione progetti legati alla valorizzazione naturale e per lo sviluppo di un turismo sostenibile. “Si proceda però prioritariamente alla bonifica e alla messa in sicurezza dell’area” conclude il Presidente “considerato il vasto incendio che oggi ha interessato proprio l’area dell’Ex-Pamafi”.