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BASILICATA. CULTURA. PRESENTATO IERI A MARATEA IL LIBRO DEL GENERALE FILIPPO RITONDALE

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E’ stato presentato ieri presso il Centro Culturale José Mario Cernicchiaro di Maratea, il libro Il Lume e la Lama del Generale di Corpo d’Armata della Guardia di Finanza A.R. Filippo Ritondale. All’evento ha portato i saluti Tina Polisciano, presidente del Centro Culturale e il sindaco di Maratea Daniele Stoppelli. Ha dialogato con l’autore il giornalista Renato Cantore. Assente invece, per motivi istituzionali il presidente della Regione Basilicata Vito Bardi.

Che cosa unisce la leggenda del Santo Graal, i racconti di re Artù e dei cavalieri della Tavola rotonda alla tradizione primordiale, a Melkitsedeq, ai Magi? Che cosa hanno in comune l’esoterismo cristiano e quello islamico? E la voce interiore? A queste e altre domande cerca di rispondere il protagonista della storia, un generale in pensione che passa in rassegna le dottrine e le ipotesi filosofico-religiose sulle quali non ha mai smesso di interrogarsi. “Il lume e la lama” è soprattutto il dialogo appassionato tra l’ex generale e i suoi «compagni di carta»: i libri, fedeli amici, che lo hanno accompagnato nel lungo viaggio della vita. Un dialogo che nasce dalle note a margine, sottolineature, punti esclamativi e interrogativi raccolti in oltre vent’anni di letture che l’autore ha deciso di mettere nero su bianco per dar voce alle sue riflessioni più profonde generate dal confronto con i Grandi del passato. Perché i libri dicono, ascoltano, interrogano, rispondono, commuovono… Una sorta di archivio parlante che vuole rendere omaggio ai pensatori, letterati, filosofi che l’autore ha amato di più e lo hanno guidato verso lo «specchio perfetto», quell’incontro con qualcuno di speciale, un maestro, capace di riflettere l’immagine reale di noi e di aiutarci nel nostro cammino di crescita spirituale. Il protagonista è infatti convinto che l’umanità sia avvolta nel mistero e che in ogni uomo, palese o sopita, ci sia l’ansia di ricerca di ciò che si cela oltre le cose. Si pone così in ascolto e quando infine comprende che la vita altro non è che un processo di formazione, gli è concesso il lume per fare luce nella notte dell’anima e la lama per liberarsi del superfluo e finalmente viaggiare leggero.
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