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Tortora. “Un comune allo sbando”. Il consigliere Raffaele Papa: “Questi amministratori ci lasciano sempre più perplessi”

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“L’ultimo consiglio comunale dimostra che questa amministrazione è allo sbando”. Lo scrive il consigliere di minoranza, Raffaele Papa, che, in una nota stampa, mette nero su bianco tutte le doglianze del caso. Al centro la gestione dei rifiuti. Per Papa, il servizio viene fatto male e, dopo la denuncia del consigliere Lamboglia, si pone anche il problema della cattiva gestione dell’isola ecologica. “In ultimo – scrive Papa – è venuta fuori una differenza di circa 140 mila euro sull’appalto/gara per il servizio gestione rifiuti dello scorso anno”.

Il comunicato stampa di Raffaele Papa

Il Consiglio Comunale del 31 luglio è l’immagine di Ente in balia di un’amministrazione improvvisata che naviga a vista ed a zonzo.

La convocazione di tale adunanza è avvenuta in modo anomalo, irrituale, non prevista dal Regolamento e senza alcun rispetto della figura e del ruolo dei Consiglieri di opposizione che rappresentano i cittadini; argomenti portati nella seduta consiliare con Proposte anonime e senza firme oppure senza alcuna Proposta come nel caso del riconoscimento debito fuori bilancio e della convezione per il segretario comunale.

Abbiamo ascoltato farneticazioni assurde ed inconcepibili che avevano il solo intento di giustificare ciò che non può essere più giustificato, considerata la persistente mancanza di programmazione politica in tutto, nonostante siano trascorsi quasi 4 anni di conduzione amministrativa.

Ennesime e ripetute variazioni di bilancio, quale inequivocabile indice di scarsa attenzione gestionale con un assestamento generale di un bilancio già “sbilanciato” considerato che il Sindaco ha dichiarato che ancora mancano circa 80 mila euro per pareggiare i conti ed assicurare servizi essenziali.

Ma vi è di più,

– Tortora ha perso nei giorni scorsi un finanziamento regionale perché non è stata data risposta ad una mail della Regione Calabria, e ci siamo sentiti dire con estrema superficialità, faciloneria ed irresponsabilità “ma tanto che fa? Il documento che mancava lo mandiamo l’anno prossimo”, davvero assurdo ed incomprensibile;

– Il territorio comunale è invaso da rifiuti di ogni genere, come segnalato da Italia Nostra Alto Tirreno, ma tutti cadono dalle nuvole, nessuno sa niente, nessuno che si interessi e controlli;

– Stando alle gravi dichiarazioni del Consigliere Lamboglia, la gestione dell’Isola Ecologica è assai discutibile ma anche in questo caso silenzio, top secret ed a nessuno è venuto in mente di disporre verifiche e controlli nonostante le nostre richieste già dal mese di dicembre dello scorso anno.

– I costi della gestione dei rifiuti aumentano, ma anche in questo caso nessuno sa dire il perché; a chi bisogna chiederlo?

– In ultimo è venuta fuori una differenza di circa 140 mila euro sull’appalto/gara per il servizio gestione rifiuti dello scorso anno. E qui si è nel ridicolo, il Sindaco (tanto per non cambiare) non sa il perché e dice: “l’Ufficio Tecnico l’ha detto all’Ufficio Finanziario e questo l’ha detto a me”; mi pare la famosa canzone “ho visto lui che ha visto lei… ecc… ecc…”; ci sarebbe davvero da ridere e scherzare se non fosse che le conseguenze tutte ricadono sulla collettività.

Per concludere, il Sindaco ha finalmente risposto alla richiesta del 10 luglio circa la ormai famosa Nota ai Dirigenti responsabili dei servizi comunali. Ebbene, come già si era capito, il contenuto è assai grave con inevitabili conseguenze ma visto l’importanza della stessa, intendo leggerla con attenzione ed esprimerò le opportune considerazioni al più presto e compiutamente.

Ordunque e per finire, se a tutto quanto detto, si aggiungono:

strade e marciapiedi non puliti dell’intero territorio, dalla montagna alla marina passando per il borgo; opere pubbliche ferme o mai iniziate come scuole, barriere a mare, parco archeologico e centro storico; casette sul lungomare pagate e rimaste chiuse oltre all’illuminazione con sonoro alla data di oggi non funzionanti, per una spesa complessiva di circa 17 mila euro; ne viene fuori un quadro a dir poco desolante avvolto in una cornice di falso buonismo e scuse senza fine, ma che non servono a nascondere la nuda e cruda realtà.

Infine, qualche domanda sorge spontanea: ma non sono questi gli amministratori scelti e pagati dai tortoresi per fare tutto ciò? E perché non lo fanno?

Credo che ognuno sia chiamato a darsi una risposta e trarne le dovute conseguenze.

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