Tortora. “Riprendiamoci Blanda”. Domenica 17 Marzo incontro del Comitato “Passaggio a Nord Ovest”, con lo sguardo verso la Basilicata
“Riprendiamoci Blanda”. Questo lo slogan che fa da cornice al decimo anniversario della nascita del Comitato civico “Passaggio a nord ovest” che, nel 2014, venne fondato da un gruppo di cittadini di Tortora, Aieta e Praia a Mare, con l’intento di dare avvio a un percorso istituzionale per “l’annessione” dei tre comuni alla regione Basilicata.
All’epoca, complice anche la conversione dell’ospedale di Praia a Mare in Casa della salute, avvenuta di fatto il 30 marzo 2012, l’idea della “secessione” fu molto condivisa. Nel mezzo del clamore popolare si aprì anche un altro dibattito, quello dell’unione dei tre paesi, ossia Tortora, Aieta e Praia, in un unico comune, con lo scopo di avere maggior peso sia dal punto di vista politico che amministrativo.
Tutte cose che poi non si sono compiute. Il promotore dell’iniziativa, Gaetano Cirigliano, ne ha parlato in diversi momenti, ponendo al centro anche quel continuo “depauperamento” della punta estrema dell’alto Tirreno cosentino, vera e propria periferia della periferia della Provincia di Cosenza, iniziato in maniera incontrastata con la chiusura dello stabilimento tessile “Marlane”. Un declino inarrestabile con la partenza, in poco meno di vent’anni, di un’intera generazione.
Il sogno di passare in Basilicata, con la speranza di avere una maggiore attenzione da Potenza, non è mai tramontato. Infatti, domenica 17 marzo, alle ore 18, presso l’hotel Napoleone di Tortora, i componenti del Comitato incontreranno i cittadini per spiegare loro che “si è lavorato, anche sottotraccia e in silenzio”.
Il “passaggio a nord-ovest”, che rispolvera anche un altro progetto, ossia quello della Grande Lucania con l’annessione del basso Cilento, è utopia o concreta possibilità? Ma soprattutto, i cittadini lo vogliono, visto che dovrebbero deciderlo con un referendum?
Di tutto ciò si discuterà domenica 17 marzo.