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Tortora. “Eventi e programmazione estiva”. Leonardo Lapetina dell’associazione Palazzo Casapesenna: “Nessuna collaborazione con l’amministrazione. Pronti a riorganizzarci”

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“Nuovi tesserati scelti dai diversi quartieri di Tortora ed equamente suddivisi tra Marina, Centro storico e Montagna; la necessità di costruire un programma che valorizzi e metta in primo piano il borgo antico; il chiaro intento di autofinanziarci”. Questa la forma che dovrà assumere l’associazione Palazzo Casapesenna a partire da fine settembre. Promotore del progetto è Leonardo Lapetina, socio fondatore del sodalizio.

Le polemiche sulla gestione del cartellone eventi dell’estate 2023 tortorese hanno spezzato il clima di collaborazione instauratosi con l’amministrazione comunale e che, a detta di Lapetina, sarà difficilmente sanabile. Anzi, con una dettagliata nota inviata alla nostra redazione, il socio fondatore mette in chiaro diversi aspetti.

“Il programma estivo non è costato 49 mila euro, ma molto di più. Infatti, dalla documentazione, ai 49 mila euro vanno aggiunti 25 mila euro di Siae, spese di pubblicità, piano di sicurezza, sistemazione di alcune aree e altri elementi. E, a essere pignoli, ci sono anche le spese per il service, per l’ordine pubblico e per le ore lavorative degli operai comunali. Insomma, stimiamo una cifra di quasi 80 mila euro. Ma non ne facciamo neanche una questione di numeri, ma di ‘ritorno di immagine’. Infatti, a fronte di quanto speso, quanto ne ha beneficiato e quanto ne beneficerà Tortora?”

Altro punto che viene segnalato nella nota de Lapetina. I 12 mila e 500 euro che dovrebbero essere finanziati dalla Regione Calabria con i fondi per lo spettacolo. “Si poteva accedere a questo bando dal 24 maggio 2023 al 07 gennaio 2024. L’obiettivo è quello di vedersi ‘rimborsate’ o ‘finanziate’ attività tese alla valorizzazione e alla divulgazione delle peculiarità del territorio. L’Ente capofila è la Pro Loco. Ebbene – spiega Lapetina – a luglio è stato presentato un progetto in cui il Comune di Tortora ha inserito tre eventi, ossia un gruppo musicale che promuove la musica folk, ma è lucano;  Le vie di Tortora in cui al centro è stata messa l’enogastronomia, ma in cui non compare la Zafarana di Tortora, una unicità del territorio; uno spettacolo teatrale ambientato a Napoli, in Campania. Ci chiediamo, quindi, siamo sicuri che la Regione Calabria provvederà a riconoscere questi fondi al Comune, visto e considerato che in tre eventi le peculiarità del nostro territorio non compaiono? Fatto sta che questi soldi l’Ente li ha già sborsati”.

Ultimo aspetto che Lapetina vuole fare risaltare: “Perché la Pro Loco di Tortora ha gestito e organizzato l’intera stagione estiva, nonostante non vi sia agli atti nessuna richiesta di tal genere da parte della Pro Loco stessa. Pertanto, chi ha indirizzato l’ufficio preposto a riconoscere questa mansione?”.

Insomma, da quanto spiegatoci anche a voce da Lapetina, l’intento della nota non è né polemico, né vuole screditare chicchessia, né si tratta di un attacco alla Pro Loco o agli artisti che hanno animato l’estate tortorese.

“La mia intenzione – ha detto – è solo quella di far capire gli ulteriori motivi che ci hanno portato a una rottura e perché siamo fermamente convinti di cambiare rotta, prendendo le distanze da un’amministrazione, in particolar modo dall’assessore al Turismo, Dorisia Grimaldi, che ha speso tanto per ottenere poco, dimenticandosi invece della nostra peculiarità principale: il Centro storico, abbandonato a sé stesso. La nostra associazione vuole promuovere in piena autonomia questo territorio e vuole evitare diseguaglianze. La necessità di dire tutto pubblicamente – conclude Lapetina – è proprio quella di evitare che ci siano strumentalizzazioni e fraintendimenti che, come sempre, cercano di aggirare il problema di fondo, ossia l’improvvisazione messa in campo e sotto gli occhi di tutti. Come sempre, saremo anche felici di ricevere una risposta”.

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