“Agite e non prendetevela con i cittadini. La mia segnalazione non ha nessun intento polemico, ma è un appello al senso civico. Le colonnine degli oli esausti gravano nell’incuria. Ci vogliono azioni forti. In passato, per molto meno venne revocato l’incarico alla ditta che si occupava della manutenzione e della raccolta degli oli”.
Così Franco Chiappetta, ex assessore all’Ambiente dell’esecutivo Lamboglia, fautore di quell’articolato sistema di raccolta differenziata per cui Tortora ha ricevuto diversi riconoscimenti. L’oggetto delle sue lagnanze “il degrado e l’abbandono in cui versano, da mesi, le colonnine di raccolta degli oli esausti”. Undici quelle dislocate sul territorio comunale e, di queste, quelle site in via Marconi, nei pressi della Scuola Media, e in via Nazionale, vicino piazza Madonna delle Grazie, sono completamente abbandonate.
“Ormai – scrive Chiappetta nel documento inviato alla nostra redazione – è sotto gli occhi e il naso di tutti come un servizio, istituito per evitare che gli oli esausti vengano dispersi nell’ambiente o smaltiti nelle fognature causando l’inquinamento delle falde acquifere e delle acque del mare, sia stato trasformato, per incuria ed inerzia, in un disservizio in quanto le colonnine sono ormai delle discariche sempre più sporche, maleodoranti e pure pericolose per l’olio che si riversa sui marciapiedi e sulle strade”.
Insomma, per Chiappetta, bisogna immediatamente agire; ne va della salvaguardia dell’ambiente. “Siamo stati tra i primi comuni della Calabria – ha concluso l’ex amministratore – a istituire questo servizio di raccolta. Non disperdiamo ciò che abbiamo. L’amministrazione ascolti chi può, attraverso le sue segnalazioni, dare una mano concreta”.