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Tortora. Chiesa Stella Maris gremita per l’ultimo saluto a Francesca Riente

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“Non ci sono e non ci saranno mai parole umane in grado di asciugare le nostre lacrime e capaci di toglierci il dolore che ci portiamo dentro. In momenti così tragici dobbiamo ricercare le risposte nella fede; credere che la nostra Francesca sia con Dio, nel suo grande disegno”.

Questo il messaggio che il vescovo della diocesi San Marco Argentano-Scalea, Stefano Rega, ha consegnato alle tante persone, che oggi, giovedì 07 novembre, hanno dato l’ultimo saluto a Francesca Riente, la diciassettenne morta nell’incidente avvenuto domenica 03 novembre, sulla Ss18, allo svincolo di località Foresta di Praia a Mare.

Proprio Rega ha voluto celebrare la messa funebre della giovane, in segno di vicinanza a una comunità spezzata dal dolore e che ancora stenta a credere a quanto accaduto.

La comunità tortorese, quelle dei paesi vicini, gli amici, i compagni di scuola del Liceo artistico di Maratea non hanno fatto mancare la loro sentita partecipazione. Palloncini e striscioni hanno accompagnato la bara bianca di Francesca fino all’ingresso in Stella Maris.

La commozione di tutti per una scomparsa improvvisa, per una vicenda che sarà sempre circondata da troppi “perché” senza risposta, ha fatto da sottofondo all’intera celebrazione.

Fuori dalla Chiesa abbiamo incontrato gli amici di Francesca, quelli che con lei avevano trascorso le ultime ore di quella domenica finita tragicamente. Non solo il dolore, ma l’incredulità per quanto successo era ancora presente sui loro volti.

Con un velo di tristezza ci hanno mostrano il loro pensiero, impresso su uno striscione pronto a volare in cielo: “Francesca vive per sempre”.

 

 

 

 

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