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Sport e salute. “Non trattiamo la visita medica sportiva con superficialità”. Interviene il dottor Ciro Guaglianone di Belvedere Marittimo

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“Troppo spesso il certificato medico sportivo viene visto come un semplice ‘pezzo di carta’ da ottenere per poter regolarmente partecipare a un’attività fisica, sia essa a livello agonistico o amatoriale. In realtà, questa valutazione medica rappresenta un momento fondamentale per tutelare la salute e l’incolumità di ciascun individuo che decide di praticare uno sport”.

Lo ribadisce con forza Ciro Guaglianone, direttore del centro polispecialistico Fisiomedical di Belvedere Marittimo. Attraverso un comunicato stampa, il dottore interviene prendendo spunto dal tragico episodio avvenuto nei giorni scorsi, esattamente l’otto novembre scorso, a Taverna, nel catanzarese, in cui a perdere la vita è stato un dodicenne, deceduto durante un allenamento.

“L’idoneità fisica – si legge – deve esser rilasciata a seguito di una visita accurata e meticolosa, soprattutto nei più giovani, che rappresentano il presente ed il futuro delle società sportive. Il rilascio dell’attestato, valido anche ai fini della partecipazione ad un concorso pubblico e dell’ingresso nelle forze Armate, avviene dopo una visita, e una vera prova di sforzo con: elettrocardiogramma basale e sotto sforzo al cicloergometro, spirometria, visita ed esami delle urine”.

L’appello di Guaglianone, rivolto a tutti: “di non optare mai per scorciatoie. La visita Medico Sportiva resta una garanzia di salute e sicurezza per chiunque fa sport”.

 

 

 

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