Incremento delle unità di Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza; questa la prima notizia che giunge dal vertice in Prefettura tenutosi ieri pomeriggio, martedì 14 novembre. A dirlo è stato il prefetto di Cosenza, Vittoria Ciaramella, che ha incontrato i sindaci dei comuni in cui si sono verificati ultimamente atti criminosi.
C’era anche il primo cittadino di Cetraro, Ermanno Cennamo. Ancora è forte il clamore per l’efferato omicidio di Alessandro Cataldo, avvenuto il 9 novembre, davanti a una pizzeria. L’emergenza sicurezza è purtroppo molto avvertita, ma come si sa, da tempo, la carenza di uomini e mezzi non è una scoperta di oggi.
Al termine della riunione, in un post su Facebook, il sindaco di Corigliano-Rossano, Flavio Stasi, ha spiegato bene la situazione.
Il post del sindaco di Corigliano-Rossano, Flavio Stasi
“Cosa posso dire a degli uomini in divisa che, in pochissimi la notte, devono controllare un territorio di 350 km quadrati e che quotidianamente fanno del proprio meglio per garantire la nostra serenità? Nulla, se non sostenerli. Ciò che non va bene è che per un territorio così esteso, con una economia così importante – e consentitemi, con istituzioni così impegnate nell’affermare principi di legalità al punto da intervenire su vicende bloccate da decenni -, ci siano così pochi mezzi e servizi dello Stato e delle istituzioni pubbliche. Non parlo solo di repressione, parlo di presenza e di diritti. Questo è ciò che ho detto, entrando in Prefettura per il Comitato di Sicurezza convocato dal Prefetto, ed in soldoni é ciò che ho ribadito al tavolo, per il quale ho ritenuto doveroso essere accompagnato dal Presidente del Consiglio. La vicinanza del Prefetto, del Questore, del Comandante Provinciale dei Carabinieri e della Guardia di Finanza in questi giorni è stata forte e molto importante. Oggi la presenza del Procuratore Capo di Castrovillari ha rappresentato un ulteriore elemento di attenzione che accogliamo con grande favore. Noi siamo Istituzioni e ci fidiamo delle Istituzioni, ma le altre Istituzioni devono fidarsi di noi: vanno date risposte strutturali, le rassicurazioni non bastano più non a noi, ma alla comunità che rappresentiamo con impegno. Non chiediamo “impiegati” affinché ci siano più persone a prendere il caffè la mattina; chiediamo servizi. In altre Regioni d’Italia a Corigliano-Rossano ci sarebbe la Provincia, la Questura, la Prefettura ed il Tribunale solo per ciò che riguarda questi aspetti; da noi, invece, la presenza dello Stato ed in generale delle Istituzioni Pubbliche, negli ultimi anni é diminuita. Non serve un sociologo, un criminologo, uno statista per capire che quando “i buoni” arretrano, i cattivi avanzano. E non basta la buona volontà di chi é rimasto per impedirlo. Credo che sia giunto il momento che a Roma ne prendano atto. Nel ringraziarli, ho chiesto al Prefetto ed a tutti i presenti di farsi portavoce di queste istanze”