Scalea. “Perrotta si dimetta subito. Non ha più la maggioranza”. L’analisi del Cds dopo l’ultimo consiglio comunale
“Il sindaco Perrotta non ha più una maggioranza, ne prenda atto e tragga le conclusioni perché il popolo è stanco”. Lo scrivono i componenti del direttivo del Centro Destra Scalea, composto da Achille Tenuta, Roberta Croce, Eugenio Orrico, Giuseppe Forestieri e Salvatore Amato. L’ultimo consiglio comunale, tenutosi il 28 ottobre, ha messo in evidenza le tensioni e le spaccature all’interno della squadra di governo, culminate con lo scontro, durante la seduta, tra il presidente del Consiglio comunale, Gaetano Bruno, e il vicesindaco, Annalisa Alfano. “In buona sostanza – si legge nella nota di Cds – non si capisce più nulla, se non che Perrotta non ha più i numeri sufficienti per amministrare Scalea e per programmarne il futuro. Continuare a rimanere in carica, nonostante le evidenti spaccature ed i gravi contrasti esplosi anche nel corso dell’ultimo consiglio comunale, costituisce un comportamento tanto dannoso quanto irresponsabile, che potrebbe arrecare danni irreversibili a Scalea ed ai suoi cittadini. Come si può amministrare una città come Scalea in queste condizioni?”
Il comunicato stampa del coordinatore politico del Centro Destra Scalea, Giuseppe Forestieri
Si è riunito ieri il Direttivo del Centro Destra Scalea alla presenza, tra gli altri, del Presidente Achille Tenuta (FdI), dei vicepresidenti Roberta Croce (F.I.) ed Eugenio Orrico (Noi Moderati), nonché del segretario, ing. Salvatore Amato (Lega), e del sottoscritto Coordinatore Politico.
Si è proceduto ad esaminare la situazione amministrativa del nostro Comune alla luce dell’ultimo consiglio comunale, ove abbiamo assistito ad uno spettacolo indecoroso, andato in onda tra i membri di quella che dovrebbe essere una maggioranza intenta, invece, ad amministrare Scalea con la necessaria competenza e con amore verso la sua popolazione.
Ad abbandonare il sindaco Perrotta, dopo il consigliere Angona, ci hanno pensato le consigliere Vittorino e Faillace. Angona e Torrano (quest’ultimo subentrato alla Faillace) si sono collocati all’opposizione di Perrotta, che ha perso così due pezzi della maggioranza. Anche il presidente del Consiglio dr. Gaetano Bruno (M5Stelle) ha preso le distanza dalla maggioranza Perrotta, lanciando durissime critiche soprattutto verso il gruppo di Italia del Meridione, già accusato di non operare per il bene comune. Anche il gruppo IdM (Alfano e Cirimele) ha rivendicato la sua autonomia. L’assessore Russo non si è presentato in Consiglio comunale, mentre l’assessore Lombardo si è astenuto sulla votazione di un importante punto all’ordine del giorno.
Praticamente il caos.
Il Sindaco Perrotta si è visto, quindi, bocciare dal Consiglio due suoi emendamenti alle proposte che riguardavano le critiche all’autonomia differenziata e la richiesta di referendum per abrogare la norma regionale, voluta dal CDX calabrese guidato dal presidente Occhiuto, che prevede un referendum consultivo prima di disporre la fusione tra comuni. Le critiche all’Autonomia Differenziata, mosse da una proposta dei 5Stelle (Bruno), sono state respinte dal consiglio comunale così come aveva indicato il Centro Destra Scalea, mentre il Sindaco aveva proposto un semplice emendamento, anch’esso bocciato.
Perrotta proponeva, poi, un altro emendamento sostenendo che il referendum “consultivo” sulle fusioni, voluto in Regione dalla maggioranza Occhiuto, fosse sbagliato e da sostituire con quello “vincolante” e ciò nonostante la nostra Costituzione riservi alla Regione la relativa competenza esclusiva senza condizionamenti. Anche in questo caso la proposta del sindaco è stata sonoramente bocciata. La sua striminzita maggioranza col voto del Sindaco stesso approvava, infine, la richiesta di abrogazione della norma regionale, schierandosi contro il CDX di Occhiuto e sposando la posizione di IdM.
In buona sostanza non si capisce più nulla, se non che Perrotta non ha più i numeri sufficienti per amministrare Scalea e per programmarne il futuro. Continuare a rimanere in carica, nonostante le evidenti spaccature ed i gravi contrasti esplosi anche nel corso dell’ultimo consiglio comunale, costituisce un comportamento tanto dannoso quanto irresponsabile, che potrebbe arrecare danni irreversibili a Scalea ed ai suoi cittadini. Come si può amministrare una città come Scalea in queste condizioni?
Il Popolo di Scalea è stanco. Non ne può più di approssimazione e mediocrità! La débâcle di Perrotta e dei pochi che sono rimasti con lui è sotto gli occhi di tutti! Bisogna che ne tragga le conclusioni con urgenza, prima che sia troppo tardi non solo per Scalea, ma anche per tutto il territorio circostante.