Praia a Mare. “Chiusura del Santuario Madonna della Grotta”. Don Paolo Raimondi: “Stop polemiche”
“Stop a interpretazioni fuorvianti o a ricostruzioni fantasiose. Anche la Chiesa è un’istituzione e sottostà alle leggi dello Stato e alle norme di sicurezza”. Don Paolo Raimondi spegne così le polemiche intorno alla chiusura del Santuario avvenuta, per ragioni di sicurezza, lunedì 25 marzo, su disposizione dei Vigili del Fuoco di Cosenza, dopo un sopralluogo richiesto dalla Polizia Municipale di Praia a Mare. Riscontrata la possibile caduta di massi dalla parete rocciosa che affaccia sul parcheggio, adiacente alla via di accesso del Santuario. Il Rettore del Santuario Madonna della Grotta scrive tutto questo nel suo messaggio di auguri alla comunità dei fedeli, in vista della Santa Pasqua. “Ci stiamo muovendo – spiega don Paolo – con il dialogo tra le istituzioni, in primis con il Sindaco, che subito si è attivato dinanzi a tale situazione, facendo effettuare un sopralluogo ad un geologo, già conoscitore del sito del Santuario”.
Il messaggio di don Paolo Raimondi
Carissimi tutti,
come a vostra conoscenza, lunedì 25 marzo, a seguito di un sopralluogo dei vigili del fuoco di Cosenza, nuovamente è stato chiuso al culto e al pellegrinaggio il nostro Santuario. Nel comunicare la notizia, facendomi anche carico del clima che stiamo vivendo, ovvero quella della settimana santa, durante la Celebrazione della Messa vespertina, ho invitato i numerosi fedeli presenti in chiesa madre a non fare e dare letture diverse a quella che è l’evidenza. Anche la Chiesa, come istituzione deve sottostare alle leggi dello Stato e alle normative di sicurezza. La salvaguardia e l’incolumità delle persone sta a cuore a tutti. Ci stiamo muovendo dunque, con il dialogo tra le istituzioni, in primis con il Sindaco, che subito si è attivato dinanzi a tale situazione, facendo effettuare un sopralluogo ad un geologo, già conoscitore del sito del Santuario. Sono fermamente convinto che polemizzare ogni cosa, a parte che non è atteggiamento cristiano, ma non promuove la crescita della comunità. Impegnarsi insieme e non singolarmente favorirà un consolidamento maggiore al nostro amato Santuario, che non mi stancherò mai di dire: è stato fatto dalle mani di Dio e non da quelle dell’uomo. Pertanto, raggiungo con questo messaggio, l’intera comunità Praiese, credente e non, per gli auguri della Pasqua. Scrivo al mattino del venerdì santo, giorno in cui commemoriamo la morte del nostro Unico Salvatore. Pertanto, auguro, che la Pasqua, sia apertura innanzitutto a Cristo, e come detto in una intervista recentemente rilasciata, rimanga aperto nei nostri cuori il Santuario ma soprattutto rimanga aperto il nostro cuore alla potenza della Pasqua.