Sanità sul Tirreno cosentino. “Ospedale Unico e Ospedale dimezzato”. Il sindaco Vetere: “Non giocate sulla pelle dei cittadini”

Mentre le comunità di Paola e Cetraro litigano per chi ha avuto e per chi ha perso reparti ospedalieri, quella di Praia a Mare deve ancora aspettare che qualcuno si ricordi di lei. A pagare però è l’intero comprensorio della Riviera dei Cedri.

Questo il messaggio del sindaco di Santa Maria del Cedro, Ugo Vetere, in merito alle recenti polemiche, sorte nel basso Tirreno cosentino, per l’ipotesi di un Ospedale Unico che dovrebbe mettere d’accordo tutti e, soprattutto, spegnere quella che il sindaco di San Lucido, Cosimo De Tommaso, ha definito giorni fa una “una guerra tra poveri”.

Fatto sta che per Vetere ancora una volta nessuno volge lo sguardo verso la punta nord della Calabria, ricordando ad alcuni politici che Tortora è e resta la porta della Regione e che qui, a queste latitudini, il sistema sanitario si regge su un ospedale “dimezzato” e due case di cura private.

A rendere ancora più frustrante la situazione, il fatto che l’Ospedale di Praia a Mare abbia molte sentenze dalla propria parte, ma nessuna di queste viene presa in considerazione. “L’Ospedale Unico – conclude Vetere – io non lo vedrò, ma non giocate ancora con la pelle dei cittadini del Tirreno cosentino”.

Intanto, proprio ieri sera, lunedì 21 agosto, il caso di un uomo che si è sentito male sulla Ss18, nel tratto che attraversa Santa Maria del Cedro, introno alle ore 21, mentre era alla guida della sua auto. L’uomo è sceso dalla macchina e si è accasciato. A soccorrerlo, due operatori sanitari “in borghese” che si trovavano tra le tante persone giunte sul posto.

Due le ambulanze arrivate sul luogo ma, come riferiscono alcuni, dopo quasi 40 minuti dalla prima telefonata. L’uomo è stato trasportato in una struttura del territorio, scortato anche dalle forze dell’ordine.

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