Sanità calabrese. Dopo SaniBook ecco i “rilevatori”, 80 persone per verificare cosa succede negli ospedali

In arrivo negli ospedali calabresi 80 rilevatori che verificheranno ciò che funziona e ciò che non funziona. Ad annunciare questo secondo step di “umanizzazione della sanità regionale” è stato il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto. Non saranno sempre le stesse persone a rivestire questo ruolo, ma ogni tre mesi verranno rimpiazzate con nuovi addetti. Il loro compito sarà quello di segnalare ciò che non va.

Un processo già iniziato con la piattaforma “SaniBook” che, ha ribadito in più occasioni Occhiuto nel corso del suo video messaggio, non va visto come uno strumento contro medici e infermieri, ma che serve a evidenziare e colmare quella “mancanza di gentilezza e di umanità che non aiuta il paziente”.

Dal canto suo, Occhiuto non mette in dubbio che la sanità calabrese sia fatiscente, perché per vent’anni nessuno se ne è occupato a dovere. Il presidente considera tanti medici e infermieri degli eroi, visto che lavorano davvero in condizioni precarie; ma alcune storture, per giunta facilmente risolvibili, non possono essere tollerate.

Di parere opposto, invece, il Si Cobas Calabria. Il sindacato aveva già aspramente criticato la piattaforma “SaniBook”; ora, l’arrivo degli 80 rilevatori, viene visto come l’ennesimo tassello di “un assurdo regime sanitario”.

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