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Randagismo a Scalea. “Un problema su tutto il territorio comunale”. Interviene l’associazione Gaia Animali e Ambiente

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*La foto in copertina è generica e ha scopo indicativo

“Il problema dei cani e anche dei gatti randagi riguarda tutto il territorio comunale di Scalea. Purtroppo, vengono segnalati branchi sia in località Petrosa che in località La Bruca. Il benessere animale non è però tra le priorità delle amministrazioni”.

A scriverlo sono i componenti di Gaia Animali e Ambiente di Orsomarso, che spesso e volentieri operano anche nella cittadina di Torre Talao. L’associazione animalista interviene anche sulla recente segnalazione del consigliere di minoranza, Eugenio Orrico, che ieri, giovedì 17 ottobre, ha diffuso una nota con la quale ha messo in evidenza la situazione in località Sant’Angelo.

“I cani presenti lì – spiegano da Gaia – sono per lo più di proprietà, ma lasciati liberi di vagare e che, in caso di femmine in calore, formano dei branchi che non sono un rischio per la pubblica incolumità. Anche nelle altre zone ci sono cani di proprietà lasciati liberi di vagare, nonostante siano anche in pessime condizioni di salute, e, in alcuni momenti, si sono resi responsabili di aggressioni ad altri cani tenuti al guinzaglio”.

Come si risolve questo problema? Per i componenti dell’associazione, l’unica soluzione è che “il Comune si adegui alla normativa regionale, adottando in primis il regolamento per gli animali di affezione e poi istituendo l’ufficio UDA per fare da filtro tra la popolazione e le istituzioni preposte ai controlli. Tra l’altro, per le attività di informazione ai cittadini, i comuni possono rivolgersi all’Università della Calabria a cui è stato demandato il compito dalla legge regionale di porre azioni  in  tale senso. Inoltre – concludono – come delegazione siamo a disposizione di tutti gli Enti, gratuitamente per seguirli nella corretta gestione del benessere animale”.

 

 

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