Premio Stadio Radio. Riconoscimenti alla Digiesse PraiaTortora e ad Andrea Della Rocca, quale “miglior giovane emergente”
Articolo e interviste di Francesco Idà
Contrada Palazzi di Casignana in provincia di Reggio Calabria, più precisamente nell’area dei ritrovamenti di una meravigliosa villa romana, è in questa location suggestiva che si è tenuta la 14esima edizione del premio Stadio Radio.
L’apertura dell’edizione è iniziata con un convegno moderato dal giornalista Antonino Raso e con numerosi e illustri ospiti a partire dalla prestigiosa firma del giornalismo sportivo Darwin Pastorin fino al presidente della LND Saverio Mirarchi.
Temi importanti se non fondamentali per il futuro del calcio dilettantistico e forse anche dell’intero sistema calcio italiano: ne è venuto fuori che l’unica vera mission è quella di riportare il calcio alla sua vera dimensione sociale e inclusiva e i giovani ad appassionarsi e praticare questo sport, evitando di esasperarli troppo con i tatticismi o di aspettative.
Questa 14esima edizione è intitolata al giornalista e colonna da sempre della trasmissione Stadio Radio, Tommaso Violi, scomparso da poco, per lui un toccante ricordo alla presenza della famiglia.
Sul palco a presentare il giornalista Emilio Lupis e la collega Adelina Scorda, insieme hanno dettato i tempi per l’assegnazione dei premi che sono andati per la maggior parte al Sambiase, squadra vincitrice del torneo d’eccellenza, con un campionato ricco di record, premi e riconoscimenti anche in casa DPT.
Il premio “miglior giovane emergente” è andato ad Andrea Della Rocca, un premio che lo ripaga dei sacrifici della scorsa stagione e che è da stimolo per la nuova, nella quale continuerà a vestire la maglia della DPT. Riconoscimento anche per la società altotirrenica per la sua programmazione e progettazione.
La manifestazione si è chiusa dando ovviamente appuntamento alla prossima e non si può non fare i complimenti all’organizzazione che è riuscita a mettere assieme temi e ospiti in una location come la villa romana di Casignana, dove la storia la vedi e la respiri. Il tutto con la regia e supervisione di Antonio Blefari.