Praia a Mare. Tra storia e folklore per riscoprire la tradizione templare
Tra storia e folklore per recuperare una tradizione secolare, ma anche per riscoprire qualcosa che è stato raccontato solo a metà. Queste le motivazioni a sostegno della manifestazione dello Scmoth, Supremus Civilis et Militaris Ordo Templi Hierosolymitani 1804, andato in scena sabato 12 aprile a Praia a Mare.
La tradizione e i principi che guidano i Templari sono stati dibattuti nel corso del convegno “I templari dalla Calabria a Gerusalemme”, che ha visto la partecipazione del Gran Maestro dello Scmoth 1804, Roberto Johannes Amato; Pavel Halada, Gran Priore della Repubblica Ceca; Francesco Simplicio, Balivio di Puglia; dom Bernardo Di Legge, Balivio di Calabria; Anca Nicolescu, Gran Priore della Romania; nonché gli esponenti della Commanderia della Riviera dei Cedri, da poco nata, quali il Gran Araldo Albino Console, in veste di moderatore.
Al centro del dibattito la Calabria, perché proprio qui i templari hanno trovato casa e rifugio, hanno lasciato tracce e hanno educato alla conoscenza. I segni ci sono, ma vanno ricercati nei tanti luoghi rimasti ancora sepolti. Di questo hanno parlato nelle loro relazioni Giuseppe Pisano e Giovanni Cristofalo, che hanno voluto anche scardinare alcune “dicerie” tramandatesi nel corso dei secoli e che oggi pure la “storiografia ufficiale” ha dovuto correggere.
Non solo cavalieri: tra i templari infatti è importantissima la presenza femminile, come ribadito dalla Gran diaconessa, Ketty Sinopoli. “Essere templare – ha detto – non vuol dire indossare un mantello, ma operare costantemente e silenziosamente per la difesa dei più deboli con concretezza. Prima di tutto questo è un cammino di elevazione spirituale”.
Al termine del convegno, dal Palazzo delle Esposizioni a piazza della Resistenza si è tenuta la parata con in testa “I Cavalieri Balestrieri Archibugieri Bolla Pontificia Ad 1394”, associazione di Cava de’ Tirreni che ha dato un tocco di folklore antico all’intero evento.
Non è mancato il supporto dell’amministrazione comunale di Praia a Mare. A fare gli onori di casa è stato l’assessore Stefano Faviere. Il tutto si è poi concluso all’hotel Garden, con il solenne rito dell’investitura di altri nove nuovi cavalieri.