“I comuni della Valle del Noce ribadiscano con atti concreti la volontà di dare seguito all’iter per l’istituzione delle aree marine protette Costa di Maratea e Isola Dino di Praia a Mare, in questo modo avremo una carta in più per fermare la riapertura dell’impianto di San Sago”.
Lo scrive il portavoce dell’associazione Imprese di Pesca di Maratea, Manuel Chiappetta, che ieri, venerdì 17 novembre, ha inviato nuovamente una lettera ai primi cittadini del Lagonegrese e del Tirreno cosentino coinvolti nella lotta.
Con questa missiva, Chiappetta ha risposto anche al sindaco di Tortora, Antonio Iorio, che già il 27 ottobre si era detto d’accordo nel seguire la procedura di istituzione delle aree protette, sebbene l’Isola Dino non è tra le aree di reperimento del Ministero, chiedendo però che proprio l’associazione delle Imprese di Pesca di Maratea si faccia promotrice di un tavolo tecnico.
“Non dobbiamo essere noi a farci promotori, anche perché l’iter è in fase di avanzamento per quanto riguarda l’istituzione dell’area marina protetta Costa di Maratea; fatto sta che su questo gravano i ritardi della politica regionale e comunale. D’altronde, stiamo seguendo da tempo questo progetto”.
In poche parole, il portavoce dell’associazione lucana chiede semplicemente l’adesione dei comuni all’iter di istituzione delle aree protette, in nome di quella strategia comune di cui si è parlato nel corso del consiglio comunale aperto, tenutosi a Tortora, il 25 ottobre scorso.