Fiumefreddo Bruzio. “Stavano rubando all’interno di un albergo in costruzione”. Arrestate due persone
Arrestati mentre stavano cercando di rubare all’interno di un albergo in costruzione sito a Fiumefreddo Bruzio, nel cosentino. Per due cittadini stranieri, rispettivamente di 34 e 22 anni, sono scattate le manette. Il titolare della ditta e la madre di questo li hanno colti con le mani nel sacco mentre stavano portando via alcuni tubi di rame. Vistisi scoperti, i due hanno cercato di aggredire l’uomo, dopodiché hanno tentato di fuggire a bordo di un’auto, prontamente bloccata. I Carabinieri hanno proceduto con l’arresto.
Il comunicato stampa dei Carabinieri
Nel rispetto dei diritti degli indagati, da ritenersi presunti innocenti in considerazione dell’attuale fase del procedimento fino ad un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile, al fine di garantire il diritto di cronaca costituzionalmente garantito si comunica quanto segue:
Continua l’attività di contrasto dei reati predatori da parte dei Carabinieri della Compagnia di Paola, in aumento nel periodo pre – natalizio.
Nella serata di ieri i militari dell’Aliquota Radiomobile di Paola, supportati nella fase operativa dalla Stazione Carabinieri di Cetraro Marina, hanno tratto in arresto in flagranza per tentata rapina impropria due stranieri, di 34 e 22 anni, che si sono introdotti in un hotel in costruzione a Fiumefreddo Bruzio per asportare il rame presente nell’impiantistica.
L’intervento è stato richiesto dal titolare della ditta edile e sua madre che hanno sentito rumore di oggetti metallici provenire dall’interno dell’albergo. I due giovani, di origine rumena, sono stati sorpresi a tagliare con una tronchese e accatastare i tubi in rame. Vistisi scoperti hanno aggredito prima il proprietario e poi fatto cadere a terra la madre per provare a scappare con la propria macchina, ma la loro fuga è stata ostacolata dal mezzo del legale rappresentante della ditta. I rapinatori sono stati bloccati dai Carabinieri intervenuti.
Gli arrestati sono stati tradotti presso la Casa Circondariale a disposizione della Procura della Repubblica di Paola, retta dal Procuratore facente funzione Dott. Ernesto Sassano.