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Diamante. “La ricreazione è finita”. Il gruppo di minoranza “Liberamente” segnala le anomalie della gestione Ordine

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Con un comunicato stampa, il gruppo di minoranza “Liberamente”, guidato da Marcello Pascale, riassume in cinque punti alcune “anomalie” finora riscontrate nella nuova compagine amministrativa guidata dal sindaco Achille Ordine. Si parte dall’abbandono immediato del consigliere Francesco Liserre, che si è subito allontanato dalla maggioranza nella quale è stato eletto. “Un comportamento più unico che raro – scrivono dall’opposizione – ma di cui ancora nessuno ha dato davvero spiegazione”. Infine, viene posta all’attenzione anche l’ordinanza di regolamentazione della “Movida”, che, secondo il gruppo avrebbe però colpito solo i locali dei “nemici politici”.

Il comunicato stampa di “LiberaMente”

Nel consueto rispetto per Diamante e per i Diamantesi, come nostro costume, abbiamo atteso la fine della stagione estiva (che purtroppo per noi termina già con l’evento “Peperoncino Festival”) per poter dire la nostra. E denunciare, evidenziare, smascherare – sempre con atti e non con chiacchiere – il pessimo avvio della nuova amministrazione targata Nuova Era, che di nuovo ha solo il nome, ma metodi e atteggiamenti dell’Era Paleolitica. Certo, ci vorrà molto più di un comunicato per dire “quasi” tutto quello che non è andato e che non va di questi giovani-anziani o vecchi-giovani che giocano a fare gli amministratori. Ma andiamo per ordine:

1. Si parte con un primo Consiglio – di insediamento – in cui uno dei maggiori esponenti della lista elettorale che è risultata vincitrice dichiara di non voler stare un minuto in più in quella compagine ed allude a mancanza di rispetto, di accordi, di patti politici. Nonostante questa grave defezione al primo Consiglio Comunale, caso probabilmente più unico che raro a livello nazionale, nessun amministratore di maggioranza, Sindaco incluso, ha dato alcuna spiegazione, nascondendosi in un assordante silenzio che la dice tutta su quello che probabilmente è successo!

2. Nel secondo Consiglio Comunale, invece, considerata la defezione del Consigliere Liserre in dissenso evidente con i suoi ex compagni di viaggio – tanto da formare un nuovo gruppo consiliare in seno al Consiglio Comunale – e l’impedimento di un altro Consigliere, la maggioranza ha disertato la prima convocazione decidendo di svolgere i lavori del Consiglio in seconda convocazione evitando – in extremis – una debacle numerica.

3. Nella stessa seduta consiliare il nostro gruppo ha sollevato la questione di una eventuale incompatibilità del Presidente del Consiglio quale amministratore e socio di una società parte di un contenzioso amministrativo contro il Comune di Diamante. La questione posta non riguarda tanto l’aspetto giuridico, che se opportuno verrà giudicato nelle sedi competenti, quanto l’aspetto politico ed etico-morale, posto che necessariamente il Sindaco e la giunta si troveranno di fronte al problema di dover determinarsi in merito all’opportunità di proseguire un giudizio contro gli interessi del proprio Presidente del Consiglio. Condizione che potrebbe ipotizzare un conflitto di interessi.

4. Si passa poi all’ordinanza-inganno della Movida. Anche in questo caso si è voluto non tanto dare una nuova programmazione alle attività estive, ma accontentare qualche sostenitore, vietando ad alcuni locali di “nemici politici” (diciamo così) di fare musica. L’ordinanza si è poi rivelata un inganno perché oltre ad aumentare il numero delle serate dal vivo da 4 a 8, non ha trovato applicazione per l’incapacità dell’amministrazione ad effettuare gli opportuni controlli. Cari elettori, vi e ci hanno ingannato!

5. Con le prime delibere di giunta, poi, sono stati fatti i primi “ringraziamenti” elettorali, mediante l’invenzione di due progetti da 5.000,00€ + IVA di soldi pubblici per tre mesi (forse da prorogare): “Sinergia manutentiva” e “Onda digitale”. Il primo, riteniamo, assolutamente inutile e superfluo; il secondo, probabilmente non di competenza della società a cui è stato affidato. E gli assegnatari di questi progetti, tramite cooperative/società, evidentemente generose, non a caso sono soggetti intervenuti attivamente nella campagna elettorale di questa maggioranza, chi come social media manager e/o altro, chi come familiare di presentatori/presentatrici dei candidati. Per i nomi si rinvia agli allegati atti da noi richiesti e forniti dagli Uffici preposti, lasciando ai cittadini le opportune valutazioni. La riflessione più naturale è che per amministrare la Cosa Pubblica bisogna rispettare non solo leggi e regolamenti, ma anche l’etica morale. E quando si dice di voler cambiare il mondo, non vale il “ma hanno fatto tutti così”, altrimenti, cari amministratori, non siete solo esattamente uguali a quelli che dite di aver avversato, siete molto peggio: perché avete l’aggravante di aver “ingannato” la gente mostrandovi come nuovi e puri.

In conclusione di questa prima analisi cosa ci rimane? Chiacchiere, promesse e inganni da una parte, e sempre le stesse vittime di tutto ciò dall’altra: i cittadini!

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