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Dal Golfo. “No alla chiusura del Punto Nascita”. Sapri è scesa in piazza

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Il 5 maggio che è anche la giornata internazionale delle ostetriche, Sapri è scesa in piazza per difendere il suo punto nascita dalla chiusura. Il corteo ha visto la partecipazione di svariati sindaci e associazioni del territorio. Sapri, Torraca, Tortorella, Ispani, Santa Marina, San Giovanni a Piro (tra gli altri), i sindacati, l’AVO, le associazioni ATES (Associazione Terza Età Sapri) e AUSS (Architettura e Urbanistica Sostenibili), oltre a Comunità Mediterranee.
È intervenuta in collegamento Milena Russo, membro del Comitato di Lotta (nato nel 1979 per l’apertura dell’ospedale e mai realmente disperso) e mamma di Matthias Carlo, il primo bimbo nato nel punto nascita sotto la minaccia di chiusura. Un punto nascita e reparto maternità a Sapri lo aveva già previsto il Cavaliere Giuseppe Cesarino, benefattore locale, nel 1917 e proprio la questione della nascita era stata toccata nel 1976 dal Parroco don Giovannino Iantorno che, protestando per la mancata apertura dell’ospedale di Sapri, a dicembre fece un presepe senza la natività, ma con un cartello con la scritta “Quest’anno a Sapri Gesù Bambino non può nascere perché manca l’ospedale”. Il presidio durerà fino alle ore 22 di oggi. Stamani, il nostro Biagio Pepe si è collegato tramite Skype con Roberta Manfredi.
Buona visione!

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