Dal cosentino. Maxi piantagione di marijuana sequestrata dai Carabinieri a San Donato di Ninea

2492 piante di marijuana occultate in una zona appartata del Comune di San Donato di Ninea. Questi i numeri del maxi sequestro dei Carabinieri della locale stazione, in collaborazione con lo squadrone Eliportato cacciatori di Calabria. Fermato un 33enne di origine albanese. L’operazione è stata coordinata dalla Procura della Repubblica di Castrovillari

Nel Comune di San Donato di Ninea i Carabinieri della Stazione con il prezioso supporto dei militari dello Squadrone Eliportato Cacciatori Calabria hanno scoperto una maxi piantagione di marijuana accuratamente occultata tra la vegetazione naturale composta da alberi alti e folti.

Dagli elementi info-investigativi acquisiti dai militari dell’Arma, opportunamente approfonditi con il fondamentale contributo dei Cacciatori di Calabria che hanno pattugliato per giorni l’area interessata, in una zona molto isolata lontana da strade ed abitazioni limitrofa al Cozzo del Pellegrino i Carabinieri hanno trovato 2492 piante di marijuana in perfetto stato vegetativo e di altezza compresa tra i 60 e 180 cm, distribuite in più terrazzamenti e con un sistema di irrigazione artigianale ben congegnato collegato direttamente ad una fonte di acqua sorgiva.

Dopo aver trovato la piantagione, i Cacciatori di Calabria, esperti nello specifico settore, si sono appostati per giorni confondendosi nella fitta vegetazione fin quando hanno notato un soggetto che, dimorante in una tenda di fortuna posta a circa 200 metri, si è avvicinato all’impianto di irrigazione per poi controllare la crescita delle piante.

È stato in quel momento che l’uomo, class 1990 di origine albanese, è stato bloccato ed identificato. In considerazione degli elementi raccolti ed in attesa dei successivi sviluppi, in virtù dell’attuale fase di svolgimento delle indagini preliminari, il soggetto è stato arrestato in flagranza per il reato di coltivazione e detenzione di sostanza stupefacente ed immediatamente tradotto presso la Casa Circondariale di Castrovillari, in attesa dell’udienza di convalida.

Con il coordinamento della Procura della Repubblica di Castrovillari, i Carabinieri hanno proceduto a distruggere in sicurezza parte delle numerose piante trovate, campionandone altre per gli opportuni accertamenti di natura tecnica che saranno svolti dal Laboratorio Analisi Sostanze Stupefacenti di Vibo Valentia per definire il quantitativo di principio attivo presente.

L’attività d’indagine proseguirà per delineare l’eventuale coinvolgimento di ulteriori soggetti e soprattutto la destinazione sul mercato al dettaglio.

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