Concessioni sul demanio marittimo all’asta. “Il silenzio del Governo e la protesta dei balneari”
Ancora situazione di incertezza per i balneari italiani. Governo e Parlamento non hanno emanato nessun provvedimento legislativo per la salvaguardia del settore, nonostante gli appelli lanciati dai sindacati di categoria dalla Primavera scorsa. Per questi motivi, gli imprenditori protesteranno il 09 agosto, con l’apertura degli ombrelloni alle ore 09.30 del mattino; mentre il 19 agosto, l’apertura slitterà alle ore 10.30. L’attesa di una legge quadro per scongiurare il passaggio alla direttiva europea Bolkestein che, di fatto, ha già mandato tutte le concessioni sul demanio marittimo all’asta, sta logorando migliaia di imprenditori.
Il comunicato stampa del Sib
Il Governo e il Parlamento non hanno emanato alcun provvedimento legislativo chiarificatore che salvaguardi la balneazione attrezzata italiana tutelando il nostro lavoro e le nostre aziende. Sono rimasti inascoltati tutti gli appelli provenienti non solo da noi ma dai Comuni e Regioni di ogni orientamento politico. La messa a gara delle nostre aziende non è una eventualità ma una realtà. Le hanno già avviate decine di Comuni di ogni orientamento politico. Le stanno facendo senza direttive legislative e con modalità diverse perlopiù in assenza di alcuna tutela dei concessionari attualmente operanti.
Lo scenario peggiore che si potesse avere. Di fronte a tutto questo impossibile restare silenti. Doveroso protestare Nell’interesse non solo delle nostre famiglie ma anche del Paese che ha la necessità di salvaguardare un modello di balneazione attrezzata efficiente e di successo.
Ecco perché abbiamo deciso che venerdì 09 agosto apriremo gli ombrelloni alle ore 9.30 se il Governo e il Parlamento avranno ultimato i propri lavori senza alcun intervento legislativo. E se il governo continuerà a essere inerte il 19 agosto li apriremo alle ore 10.30
Riteniamo che questa possa essere una iniziativa che abbia la massima efficacia con il minimo di disagio per la clientela.