Duro affondo di “Cetraro in Azione”. Il movimento coordinato da Francesco Caldiero, rappresentato in consiglio comunale da Giuseppe Aieta, disapprova la riunione di maggioranza convocata dal sindaco Cennamo per discutere degli equilibri di governo. Tutto questo, spiegano i componenti, a poche ore dall’omicidio Cataldo, ucciso davanti a una pizzeria il 9 novembre.
Pubblichiamo il comunicato stampa di “Cetraro in Azione”
Mentre la città “annega” i nostri amministratori tentano di tenersi a galla. La città vive il suo momento peggiore degli ultimi 15 anni.
E’ una questione di sensibilità, di approccio, di stile, di responsabilità. Da qualche mese il sindaco, insieme al suo partito, il PD, sta tentando di puntellare la propria maggioranza alla luce degli insuccessi amministrativi e politici che hanno determinato un crollo del gradimento tra i cittadini e con l’intento di neutralizzare le pur fievoli voci di dissenso all’interno della Giunta stessa.
E mentre la città è spenta nel senso vero della parola, perché interi quartieri sono al buio; mentre la città annega come dimostrano le foto; mentre si consuma un omicidio in chiaro stile ‘ndranghetistico, il sindaco che fa? Convoca una riunione di maggioranza per discutere dei futuri equilibri politici.
Incredibile! Davvero incredibile!
In altri tempi si sarebbe convocata una sorta di Gabinetto di Guerra per ciò che è successo, invece si è preferito continuare nel tentativo di mantenersi a galla.
La gente è atterrita, spaventata, terrorizzata e chi ha responsabilità di governo cosa fa? Si avventura in comunicati che non sapremmo definire, del tipo: “Reagiamo insieme”. Con chi? Chi guida questa reazione? A chi è rivolta? Qual è la proposta?
Il nulla!
Eppure nei mesi scorsi si era deciso di nominare una delegazione consiliare che affrontasse il problema della Caserma dei Carabinieri.
Nulla!
Allora ci chiediamo se non sia il caso che il Consiglio comunale si sciolga e si dia ai cittadini l’opportunità di tornare al voto scegliendo una classe dirigente all’altezza magari frutto di una coalizione trasversale che affronti l’emergenza che ha spinto la città nel baratro.
Sia chiaro: non riteniamo che il Consiglio comunale o l’amministrazione siano causa di tale drammaticità; al contrario, abbiamo sempre chiesto che di fronte all’emergenza fosse necessario rispondere con strumenti istituzionali d’emergenza attraverso una corale responsabilità chiamando ad uno sforzo collettivo le migliori esperienze e intelligenze.
La risposta, in tutta sincerità, è stata davvero mediocre.
Insomma, mentre la città spegne le luci della speranza annegando, il sindaco tenta di tenersi a galla attraverso operazioni politiche di trasformismo che appaiono in contrasto con il momento tragico che stiamo vivendo; ed invece di convocare tutte le forze politiche, sindacali, culturali e religiose per una discussione vera, senza passerelle o sfilate, convoca una riunione di maggioranza per tentare di bivaccare altri due anni.
Allora, forse è giunto il momento che chi ha maggiore peso politico esca allo scoperto, raccolga un po’ di coraggio e faccia prevalere la propria responsabilità sapendo che “Cetraro in Azione” sarà al suo fianco.