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CALABRIA. UNIONE DEI COMUNI. GRAZIELLA LONGOBUCCO (IDM SCALEA): “DOPO MAGORNO ANCHE GLI ALTRI SINDACI ACCOLGANO LA NOSTRA PROPOSTA”

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Unione dei piccoli comuni. Il primo ad aver accolto la proposta del movimento fondato da Orlandino Greco è stato il sindaco di Diamante nonché senatore di “Italia Viva”, Ernesto Magorno. Arriva il plauso del commissario cittadino di Idm Scalea, Graziella Longobucco, che in una nota stampa invita anche l’amministrazione comunale di Scalea a farsi portavoce della proposta ai sindaci dei comuni limitrofi.

Accolgo favorevolmente le dichiarazioni di apertura del Senatore Magorno, sindaco di Diamante e segretario regionale di Italia Viva, intesa a concretizzare la proposta di istituzione dell’Unione dei Comuni Alto Tirreno cosentino,  lanciata dall’Italia del Meridione attraverso il coordinatore IdM Alto Tirreno, Giovanni Servidio, e sviluppata nei contenuti nell’odierno incontro dall’On. Orlandino Greco, leader fondatore del nostro movimento.Una battaglia in difesa delle autonomie locali, com’è da tradizione per il nostro movimento, che può rilanciare le aspettative di crescita di un territorio, l’Alto Tirreno Cosentino, che necessita di cooperazione istituzionale per uscire dal guado di una crisi economica e sociale senza precedenti e che ha costretto gli enti locali e i cittadini a sobbarcarsi ingenti sacrifici. D’altronde, sentiamo spesso parlare di semplificazione, razionalizzazione ed economie di scala miranti ad attivare un processo di riordino e di stabilizzazione della finanza pubblica ma senza che ciò si traduca in una effettiva azione concertata tra le parti politiche.Rivolgo, dunque, il mio invito all’Amministrazione Comunale di Scalea, già sensibile al tema, nel farsi portatrice, unitamente ai sindaci dei comuni vicini, di queste istanze, partendo dalla realizzazione di un documento condiviso e da discutere nei rispettivi consigli comunali. Il fine deve essere quello di garantire al nostro territorio innovative forme di sviluppo economico e sociale, mediante una nuova offerta di quei servizi oggi purtroppo insufficienti (o carenti) per fare fronte alla domanda di buon governo dei cittadini scaleoti e dell’intero comprensorio. Attendo fiduciosa un confronto costruttivo sul tema, mediante un tavolo di concertazione che possa mettere insieme tutte le parti sociali che hanno a cuore questa prospettiva.

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