CALABRIA. TORTORA. PARCO ARCHEOLOGICO: “UN SITO COSì IMPORTANTE VA TUTELATO”

“Degrado al parco archeologico di Tortora”. Il consigliere di minoranza Raffaele Papa scrive al sindaco Antonio Iorio. “Bisogna intervenire e rendere questo luogo fruibile”. Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa
Sindaco, qualche giorno fa ero davanti al Parco Archeologico e vedendo il cancello aperto mi sono incamminato lungo il sentiero che porta agli scavi sul Colle Palecastro. Un percorso che facevo spesso anche negli anni passati per raggiungere dopo breve tratto l’altopiano che conserva i resti della gloria antica di Blanda e godere del panorama, dal centro storico verso la valle della Fiumarella fino al mare,  dove si distende la Marina di Tortora, con all’orizzonte la foce del Fiume Noce e la punta rocciosa di Castrocucco.
Percorso che ritengo vorrebbero e potrebbero fare in tanti, perché questo è il luogo dove i pensieri si perdono nel passato ad immaginare gli accadimenti di un tempo che fu, i cui protagonisti erano i nostri remoti antenati. Peccato però, che questa volta non è stato possibile, a causa di spine, rovi ed erbacce che ne impediscono il cammino ed il passaggio e non oso immaginare, le prevedibili condizioni di incuria, oltre il viottolo che porta alla sommità.
Si un vero peccato, per un Comune come il nostro che dovrebbe imparare a vivere di turismo valorizzando il notevole patrimonio naturalistico, storico e culturale che il territorio possiede. Questa condizione la trovo non solo incresciosa ma anche ingiusta considerato che tale Parco Archeologico è stato oggetto negli anni precedenti di un investimento considerevole di circa 1 milione di euro, soldi di tutti impiegati per dare, lustro, qualità e sbocco lavorativo.
Mio malgrado son dovuto tornare indietro e desistere dall’intento iniziale, con tanta tristezza nel verificare l’abbandono ed il degrado. So bene che qualche settimana fa è stato presentato un bando per la possibile gestione del sito che purtroppo è andato deserto;  ritengo che non poteva essere altrimenti in considerazione delle stringenti condizioni proposte dall’Ente, raffrontate alla “oggettivamente” difficile situazione di partenza; come anche sappiamo tutti che il Comune è beneficiario di altro contributo di 2 milioni di euro per l’Archeologia, ottenuto dalla precedente Amministrazione,  che attende di essere utilizzato.
Ma tutto ciò non giustifica in alcun modo che tale apprezzato luogo sia nel frattempo alla mercé di una evidente incuria e totale indifferenza Istituzionale. Con la presente chiedo,  pertanto, che codesta Amministrazione intervenga con sollecitudine affinché il Parco sia fruibile a tutti e non solo nell’attuale stagione estiva ma per tutto il periodo dell’anno. Chiedo altresì di sapere quali sono le cause che non hanno consentito di effettuare sia nell’anno 2021 che nel 2022 la consueta “Campagna Scavi” a cura dell’Università di Messina guidata dall’Esimio Prof. Fabrizio Mollo; tanto più che simile iniziativa è stata invece svolta nel confinante Comune di Laino Borgo in entrambe le annualità.
Siamo già in estate ed il ritardo è notevole, il tutto andava organizzato da tempo, ma credo che con impegno e volontà si possa parzialmente recuperare e fare qualcosa, non dico di nuovo ma almeno per mantenere e continuare ciò che di buono c’era prima. Del resto in quel luogo ci sono le nostre storiche ed antiche radici che consentono a tutti di mantenersi saldi nella propria identità sulla quale costruire il futuro. Non si dica, inoltre, che non si trovano mezzi e fondi, in quanto gli investimenti e le spese da voi sostenute in questi quasi due anni di amministrazione dimostrano che quando si vuole le risorse finanziare ed i mezzi si trovano così come fatto per altri interventi sul territorio comunale.
Rimango in attesa di cortese e positivo riscontro affinché venga ridata la dignità che il sito Archeologico merita, in clima di fattiva collaborazione per l’esclusivo interesse del territorio.
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