CALABRIA. TORTORA. CHIUDE LA SCUOLA PRIMARIA “TOMMASO SAGARIO”. RAFFAELE PAPA: “ENNESIMO COLPO AL CENTRO STORICO”
Chiude la scuola Primaria “Tommaso Sagario”. L’intervento del consigliere di minoranza, Raffaele Papa, che pubblichiamo integralmente
Si chiude anche la Scuola elementare nel centro storico di Tortora, non aprirà più le sue porte.
È l’ennesima disfatta…
quando si chiude una scuola che per 100 o forse 200 anni ha fatto crescere intere e diverse generazioni dando insegnamenti, sapere, conoscenza, cultura, educazione, amicizie, dignità e tanto altro ancora, che ha conservato e custodito storia, radici ed identità di un popolo… la vita si ferma.
Si ferma a pensare ai ricordi ed emozioni di un tempo… ma senza sogni e senza futuro.
Prendersela con i genitori…
è semplicemente ridicolo, da irresponsabili che senza infamia e senza lode addossano ad altri loro specifiche responsabilità perché incapaci ad assicurare nemmeno i servizi più semplici di una ordinaria amministrazione.
Del resto pare che alcuni di questi sono parte dell’attuale amministrazione comunale, quindi non credo che ne sia la causa primaria.
Di certo, questi sono i fatti reali e se chiude è davvero un record, una ricorrenza negativa che si tradurrà in un evento triste e per nulla esaltante che segnerà l’avvenire dell’intera comunità.
Occorre però riflettere, tutti, perché di fronte a ciò che accade c’è sempre qualcosa che qualcuno o alcuni oppure tanti potevano fare e invece poco o nulla hanno fatto, in primis chi ha pubbliche responsabilità. Sono le conseguenze che si verificano quando a scrivere la storia è il nulla che porta il niente. Viviamo nel tempo che ha bandito lungimiranza e programmazione, termini che non si usano più, si vive alla giornata in spazi occupati da reels e tik tok dove superficialità e scadente cultura fanno da padroni. Colpe di una società distratta con responsabilità private e pubbliche che prima o poi arrivano al dunque e si manifestano in tutta la loro dirompente realtà quasi sempre amara, difficile e distruttiva.
Questi sono i fatti, questa è la storia inequivocabile del vuoto più profondo, questi sono gli eventi che subiamo senza trovare la forza di reagire. Si può sempre dire che… chi è causa dei suo male pianga se stesso…e spesso a piangere dovrebbero essere in tanti, ma non è una consolazione che appaga, e nemmeno evita la rovinosa caduta in basso.
La verità è che stiamo sprofondando,
forse è tutto meritato perché voluto…oppure perché non interessa nessuno e l’indifferenza regna sovrana… e questo è il peggio che può ancora accadere. Davvero toccanti le considerazioni di alcune mamme e di chi credeva ancora in un futuro sempre più lontano di un borgo tra i più belli della Calabria ma ormai abbandonato in una perpetua agonia. Che Dio salvi la Regina, e se non c’è che salvi almeno il popolo, sperando che almeno quello ci sia ancora e non sia disperso nel mare dell’egoismo più sfrenato o dell’ignavia imperante.
Anche se tutto ci dice…si salvi chi può.