CALABRIA. SCALEA. L’INCONTRO TRA PERROTTA E PATRICK BURT. “UN PONTE OLTREOCEANO”
Da Scalea a Palo Alto, si lavora per un “ponte” oltreoceano. Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa sulla visita del sindaco Patrick Burt tra
Tra le città del Nord Europa e del Mediterraneo che ha scelto di visitare, il Sindaco di Palo Alto (California) Patrick Burt non ha potuto fare a meno di inserire la tappa di Scalea. E il termine tappa non è scelto a caso perché il collegamento con la città californiana arriva proprio dalla passione per la bicicletta che unisce i “Terùn” di tutto il mondo.
Terùn è infatti uno dei ristoranti che Maico e Franco Campilongo hanno aperto in California grazie ai quali hanno fatto innamorare della cucina e della cultura italiana tutta la Silicon Valley, ma è anche il nome dell’ormai celebre squadra ciclistica amatoriale fondata a Palo Alto e che, con la costola di Scalea, promuove da anni il cicloturismo favorendo la conoscenza diretta del territorio della Riviera dei Cedri a tanti appassionati del “bike turism” statunitense.
La suggestione di creare un vero e proprio ponte tra la città di Scalea e quella di Palo Alto è nata nei mesi scorsi, quando Maico e Franco, di ritorno a Scalea per assistere dal vivo all’arrivo della sesta tappa del giro d’Italia proprio nella città dalla quale sono partiti anni fa direzione USA, hanno proposto al sindaco Giacomo Perrotta di costruire un rapporto istituzionale tra la Riviera dei Cedri e la Silicon Valley.
Detto fatto e alla prima occasione utile – il viaggio in Europa del Sindaco Patrick Burt con sua moglie Sally, due giorni sono stati dedicati a Scalea.
Una prima visita per conoscere il territorio, apprezzarne le caratteristiche climatiche e paesaggistiche e immaginare i possibili scenari futuri nell’ottica turistica, delle contaminazioni di idee e anche per ipotizzare una sorta di fenomeno migratorio verso la Riviera dei Cedri da dove poter lavorare in “smart working”, godere di un ritmo meno frenetico per innalzare la qualità della vita e, al contempo, portare sul territorio contaminazioni culturali e, perché no, iniziative imprenditoriali per dare a
Scalea una dimensione internazionale non solo dal punto di vista turistico ma anche sotto quello residenziale.
Un’idea che da anni frulla nella testa dei fratelli Maico e Franco Campilongo, insieme a Giuseppe Errico e Rossano Bruno quella del “ponte” tra la città di Palo Alto e Scalea.
Dal gemellaggio tra la Squadra Terùn Scalea e la squadra di San Francisco passando per la Granfondo Terún e tanti altri progetti per promuovere il cicloturismo che già a giugno ha portato un nutrito gruppo di appassionati statunitensi nella riviera dei Cedri, il passo verso un gemellaggio istituzionale potrebbe essere più breve di quanto si potesse sperare.
Dichiarazioni dei due sindaci
Patrick Burt: “A Palo Alto abbiamo dei grandissimi amici di Scalea, Franco e Maico i quali hanno portato un pezzo di Italia, di Calabria e di Scalea in California. Non soltanto il cibo italiano ma il modo di fare e di essere li hanno immediatamente fatti apprezzare da tutta la comunità.
Scalea ha un mare bellissimo, un centro storico meraviglioso e le persone sono calorosissime. Ci sono delle differenze evidente tra Scalea e Palo Alto ma anche delle analogie come la passione con la quale vengono portate avanti le iniziative: in California l’hi-tech e tutto ciò che è innovazione, a Scalea il turismo, l’accoglienza e la cultura del buon cibo.
Penso che si possa creare una stretta relazione tra le due comunità nonostante le distanze perché in Silicon Valley la vita è molto costosa ma con la possibilità offerta dall’home working molte persone potrebbero decidere di trasferirsi in questi luoghi senza rinunciare ai redditi percepiti dalle grosse compagnie ma innalzando di gran lunga la qualità della vita”.
Giacomo Perrotta: “Questa visita rappresenta un avvenimento straordinario, un piccolo passo che ci porterà a tessere dei rapporti sempre più stretti con la città di Palo Alto grazie soprattutto a Maico e Franco Campilongo che hanno reso possibile questo collegamento.
E’ realmente un sogno vedere che Scalea allarga i suoi confini fino al di là dell’oceano portando la nostra cultura, il nostro modo di fare, il nostro calore perché gli scaleoti e i calabresi in generale si sanno fa riconoscere e apprezzare ovunque per la loro laboriosità, disponibilità e grande gentilezza e voglia di fare. Il sogno di un gemellaggio è reale e concreto e lo vogliamo basare sulle possibilità che si stanno creando in ambito di cicloturismo e perché no anche offrendo ospitalità a quanti volessero scegliere Scalea e la Riviera dei Cedri per vivere e lavorare in modalità smart”.