CALABRIA. PRAIA A MARE. CONSUNTIVO 2021. “AMARE PRAIA”: “ALTRO CHE BILANCI FALSATI”
Il gruppo di minoranza “Amare Praia” interviene sull’ultimo consiglio comunale, durante il quale è stato approvato il consuntivo 2021. Per l’opposizione, la maggioranza De Lorenzo ha approvato senza cambiare di una virgola un bilancio che nel corso dei comizi della campagna elettorale ha giudicato “viziato” da artifizi contabili. Dal canto suo, anche il gruppo guidato da Anna Maiorana ha votato favorevolmente il documento contabile, visto che è espressione della passata amministrazione di cui Maiorana, De Presbiteris e Filippelli hanno fatto parte. Sempre secondo la minoranza, a nulla servono le scuse del sindaco Antonino De Lorenzo sulle motivazioni che hanno portato la sua maggioranza a votare “sì”, lo dimostrerebbe il fatto che: “La Giunta De Lorenzo fa spesa con i residui passivi degli anni 2019, 2020 e 2021 impegnando risorse che per legge non possono essere utilizzate per finanziare iniziative programmate nel 2022”. In poche parole, per “Amare Praia”, chi sta falsando i futuri bilanci è proprio l’amministrazione De Lorenzo con questi “sotterfugi contabili che certamente non sfuggiranno alla Corte dei conti”.
Il comunicato stampa di Amare Praia
Quanto accaduto in Consiglio Comunale all’atto della discussione e dell’approvazione del Bilancio consuntivo 2021 la dice lunga sulle pratiche strumentali della nuova maggioranza. Più volte in campagna elettorale il gruppo guidato dal Sindaco Antonino De Lorenzo aveva denunciato presunte incongruenze su cifre e voci di bilancio. Ma il consuntivo 2021 è stato approvato senza neppure la correzione di una virgola. Amare Praia è stata coerente e determinata nel difendere la correttezza finanziaria di questo schema di bilancio, #Puntoeacapo no, sostenendo, anche in questo caso, di aver approvato il consuntivo “per senso di responsabilità” dopo “aver ereditato questa situazione”, “non potendo fare cambiamenti in corso d’opera” e promettendo che “la vera svolta sarà nel 2023”. Abbiamo già sentito questa scusa molte volte nel giro di poche settimane. Al Sindaco De Lorenzo e ai suoi assessori adesso i conti tornano. Ne prendiamo atto convinti che lo faranno anche i cittadini Praiesi, bombardati per lunghe settimane dalla propaganda di #Puntoeacapo che sul bilancio ha raccontato di tutto e di più. Negando dati oggettivi, come il totale di cassa, su cui sono stati insinuati dubbi e che è stato oggetto di attacchi mistificatori e propagandistici. Il 30 giugno scorso il Sindaco entrante, il Sindaco uscente, il Segretario Comunale, il Responsabile del Servizio Finanziario ed il Revisore Unico dei Conti hanno sottoscritto il cosiddetto verbale di verifica di cassa straordinario. Questo documento certifica che “il totale di cassa così come certificato dal tesoriere e dai conti correnti postali accesi a nome dell’Ente ammonta a complessivi euro 17.943.493,05” e che “ad oggi non risultano pignoramenti in corso”. Questa importante seduta del Consiglio si è svolta, stranamente, a telecamere spente, non ha beneficiato della diretta social. Nel corso dei lavori abbiamo denunciato e fatto mettere agli atti che la Giunta De Lorenzo fa spesa con i residui passivi degli anni precedenti impegnando risorse che non possono essere utilizzate per pagare attività programmate oggi. Non è una nostra valutazione. Lo dice la legge. L’articolo 190 del Testo Unico Enti Locali stabilisce infatti che è vietato conservare tra i residui passivi partite relative a somme non impegnate ai sensi dell’articolo 183 del Tuel. Ciò vuol dire che l’impegno di spesa è iscritto nel bilancio di competenza di una data annualità, e poi costituisce residuo passivo, se non pagato entro il 31/12, solo quando si è in presenza di spese certe nel titolo giuridico, esigibili in quanto relative a prestazioni, forniture, lavori eseguiti entro il 31/12, e liquidabili, ovvero per le quali è pervenuta una fattura o una chiara ed evidente nota di spesa per l’anno a cui è riferita. Se un evento programmato ed effettuato nel 2019, per un qualsiasi motivo non fosse stato ancora pagato, e dovesse essere pagato oggi, allora certo che si dovrebbe usare il residuo passivo 2019, poiché quella spesa era di competenza dell’anno 2019, e non essendo stata pagata all’epoca era rimasta a residuo. Risulta contrario a ogni logica e norma contabile che una spesa, ideata nel 2022, con preventivo presentato nel 2022, contrattualizzata nel 2022, fatturata nel 2022, venga ad essere imputata, con l’utilizzo dei residui, a bilanci degli anni precedenti, nei quali di questa spesa non figura neanche l’ombra. Sotterfugi contabili che finiranno per falsare il Bilancio, la Corte dei Conti ne chiederà ragione, i cittadini pagheranno lo scotto di scelte a dir poco azzardate.