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CALABRIA. MARE SPORCO. TORTORA, SCALEA E SAN NICOLA ARCELLA CHIEDONO ALLA REGIONE UN “BATTELLO SPAZZAMARE”

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Come anticipato stamani nel nostro articolo sul consiglio comunale di San Nicola Arcella, il sindaco Eugenio Madeo, insieme ai primi cittadini di Scalea e Tortora, ha firmato una lettera indirizzata al presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto. Al centro la richiesta di un “battello spazzamare” per il monitoraggio e la pulizia del tratto di costa da Tortora a Scalea, viste le feroci critiche per le condizioni riscontrate dai turisti durante l’ultimo fine settimana. Pubblichiamo la lettera

Conosciamo la sua determinazione nel voler affrontare il problema della pulizia del mare della nostra Regione ed è per questo che ci rivolgiamo a lei sapendo di trovare ascolto ed attenzione.
Purtroppo, nel primo prolungato ponte di inizio giugno, abbiamo riservato ai tantissimi turisti che hanno frequentato le nostre località, la brutta sorpresa di continuare a trovare un mare, quest’anno, particolarmente sporco. Sappiamo che sono in atto ricerche per una soluzione immediata, che consenta di correre ai ripari nel migliore dei modi. Noi vorremmo suggerirne una.
Oggi dei semplici battelli spazzamare, dotati anche di uno skimmer per raccogliere gli idrocarburi e altri liquidi che non siano acqua, possono diventare un sistema completo dotato di moltissime applicazioni, tra cui il drone per la ricerca dei rifiuti solidi e liquidi e per la formazione di un database che, nel corso del tempo, monitorizzi le condizioni delle acque controllate. In aggiunta, alla suddetta applicazione, ci sono sistemi capaci di georeferenziare i rifiuti sottomarini per poi pianificare una raccolta successiva. Ci sono sistemi con la capacità di analizzare le acque in tempo reale per poi trasmettere le informazioni acquisite.
Le acque antistanti Rapallo, San Michele di Pagana, Santa Margherita, Paraggi e Portofino vengono ripulite e monitorate con tali sistemi, accolti positivamente sia dai bagnanti, sia dagli operatori turistici, perché rimuovono dall’acqua anche lo sporco che le correnti spingono verso riva.
Noi le chiediamo, a meno che non si abbiamo soluzioni più immediate ed efficaci da proporre, di sperimentare tali sistemi sulle nostre acque. Siamo disponibili perciò, se la proposta suscita interesse, ad un incontro immediato per discutere come realizzarla, anche sotto l’aspetto finanziario, nei tempi più ristretti possibili e con il coinvolgimento del Comune di Praia a Mare, oggi impegnato nel rinnovo dei suoi organi istituzionali

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