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CALABRIA. PRAIA A MARE. EMERGENZA UMANITARIA. UNA STORIA DI ACCOGLIENZA E DI RICONGIUNGIMENTO

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Un’altra storia che finisce con un lieto fine, anche se bisognerà aspettare qualche ora per dire “tutto bene ciò che finisce bene”.
Sabato scorso, a Praia a Mare, sono arrivati due profughi ucraini: Olga, 37 anni, con suo figlio Makar di 4 anni. I due sono stati ospitati presso la sede gestita dall’associazione “Teniamoci per mano” di Franca Parise. Stamani, però, dopo appena tre giorni di soggiorno, Olga e Makar sono ripartiti per la Germania, destinazione Monaco di Baviera. Qui infatti ha trovato ospitalità la sorella di Olga, anche lei fuggita senza meta, con mezzi di fortuna, appena il conflitto si è inasprito.
Questo è purtroppo uno dei tragici aspetti della guerra, ossia famiglie divise, vite spezzate e gente che fugge in cerca di pace e serenità.
Come tanti, Olga e Makar erano scappati senza sapere nulla dei propri familiari. Per loro però l’angoscia di non ritrovare più i propri cari è finita ieri.
“Certamente – ha detto Franca Parise – tireremo davvero un sospiro di sollievo quando Olga e Makar saranno giunti in Germania. Intanto, siamo pronti ad accogliere un’altra donna. Nei prossimi giorni sapremo dire di più”.

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